25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Il Governo e la «strana maggioranza»

Maroni: Il Pdl non vuole le elezioni per regolare i conti interni

L'ex Ministro dell'Interno: Il Partito di Berlusconi sostiene pienamente Monti e dice no alle elezioni anticipate. Zaia: Guardo con attenzione ai congressi del Pdl. Matteoli: Il nostro è un partito vero, non diviso o di plastica

MILANO - «Il governo sta dimostrando che sostiene Monti, dice no ad elezioni anticipate e utilizza questo periodo per regolare i conti al proprio interno». Lo ha detto l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni, conversando con i giornalisti in via Bellerio dove nel pomeriggio ha incontrato Umberto Bossi.
Maroni considera l'intervista del segretario del Pdl Angelino Alfano, rilasciata ieri a Che tempo che fa, «la presa d'atto della decisione che noi abbiamo preso sovranamente», cioè dell'interruzione del dialogo tra i due ex alleati. «La novità nell'affermazione di Alfano - ha aggiunto - è che hanno deciso di sostenere Monti sacrificando il rapporto con la Lega, al di là delle prese di distanza e di facciata di alcuni esponenti. Il Pdl - ha proseguito - mantiene il sostegno a Monti e a tutte le cose che ha fatto».
Si tratta quindi «di un sostegno pieno, secondo me sbagliato politicamente. La cosa significativa - ha concluso Maroni riferendosi a un'anticipazione di stampa - è che è l'annuncio del congresso in autunno e delle primarie, anticipazione che è coerente con le scelte del partito, che utilizzerà questo tempo per regolare i conti interni al Pdl».

Matteoli: E' un partito vero, non diviso o di plastica - «Mi pare che il Pdl stia dimostrando di essere un partito vero, in cui si discute liberamente, si confrontano varie opinioni ed idee e dove poi si trova la sintesi politica che è quel che conta. Altro che partito diviso o di plastica». Lo dichiara il senatore del Pdl Altero Matteoli, che fa riferimento ad «alcuni commenti giornalistici secondo cui il Pdl sarebbe diviso tra ipermontiani e chi non vuol morire montiano». «Persino le elezioni per il presidente provinciale di Milano con quattro candidati vengono indicate come un esempio di divisione, invece che di autentica democrazia», osserva l'ex ministro.

Zaia: Guardo con attenzione ai congressi del Pdl - «Guardo con attenzione e con rispetto a ciò che è successo in casa Pdl con i congressi provinciali. Non penso che la Lega Nord possa crescere vivendo sulle disgrazie degli alleati, perché ha un suo progetto politico che prescinde da questi fattori».
Lo ha dichiarato il governatore del Veneto Luca Zaia, a margine di un convegno sulla montagna a Belluno.
Interpellato sulle fibrillazioni congressuali e sull'ipotesi che queste possano favorire il Carroccio in regione, Zaia ha spiegato: «Io faccio parte di una categoria di amministratori che crede che gli alleati debbono essere sempre forti - ha proseguito Zaia -. Non ho mai creduto nella tenuta delle coalizioni grazie ad un alleato debole, per cui auspico sempre che i miei alleati siano forti e tonici, in modo tale - ha concluso - da sostenere insieme a noi il confronto che si presenta spesso duro».