23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Il tam tam corre lungo le mailing list dei magistrati

Toghe pronte allo sciopero, subito mobilitazione

Rossi (Md): La posta in gioco è alta. Palamara (Anm): E' una ritorsione contro la Magistratura. Penalisti: Inaccettabile l'attacco delle Toghe al Parlamento. Casini (Udc): Anm aspetti l'esame del Senato prima di scioperare. Cicchitto (Pdl): Anm incredibile, toghe non dominus politica

ROMA - Il tam tam corre lungo le mailing list dei magistrati: mobilitiamoci subito contro la norma sulla responsabilità civile dei giudici, dobbiamo essere pronti a mettere in campo anche uno «sciopero immediato» perchè la «posta in gioco» è alta.
A «chiamare» immediatamente i colleghi alla mobilitazione subito dopo il voto alla Camera è Nello Rossi, procuratore aggiunto a Roma e componente del 'parlamentino' dell'Anm in rappresentanza di Magistratura democratica, che chiede «formalmente alla giunta dell'Anm di proclamare lo stato di agitazione della magistratura e di procedere ad una convocazione straordinari del comitato direttivo centrale per sabato o domenica».
«Non ci si può limitare a sperare - commenta Rossi - che il Senato corregga o che la Corte costituzionale dichiari in un lontano futuro l'illegittimità della norma oggi approvata dalla Camera. Occorre che la magistratura attraverso adeguate iniziative - inclusa la proclamazione di uno sciopero immediato - faccia comprendere anche ai più sordi l'entità della posta in gioco».

Palamara (Anm): E' una ritorsione contro la Magistratura - La norma che introduce la responsabilità civile dei giudici è «un atto di terrore verso la libertà del giudice, è un atteggiamento ritorsivo vero la magistratura». Se ne dice convinto il presidente dell'Anm Luca Palamara che, ai microfoni di Tgcom24, spiega: «Oggi in Italia, in caso di errore del giudice, c'è una responsabilità dello Stato che si può rivalere sul giudice. In alcuni Stati il giudice è immune, in altri c'è un principio di responsabilità diretta. Questo è quello che avviene in Italia grazie a una legge del 1988. Introducendo questo emendamento un cittadino potrebbe rifarsi direttamente sul giudice».

Penalisti: Inaccettabile l'attacco delle Toghe al Parlamento - Le reazioni della magistratura di fronte alla norma che ha introdotto la responsabilità civile dei magistrati, «si stanno traducendo in un vero e proprio attacco alla funzione legislativa a cui non si riconosce legittimazione a intervenire sui temi che la riguardano». Lo denuncia l'Unione Camere Penali prendendo spunto dai commenti di alcuni magistrati all'emendamento Pini alla Comunitaria.
L'Ucpi giudica «inaccettabile» questo atteggiamento, «laddove si traduce in una egemonia che si vuole porre addirittura al di sopra della legge e del Parlamento. Tutto può essere criticato - concludono i penalisti - ma non il sacrosanto diritto del Parlamento a fare le leggi, anche quelle sulla magistratura».

Casini (Udc): Anm aspetti l'esame del Senato prima di scioperare - «Dobbiamo prendere atto che oggi alla Camera c'è stato un voto che va oltre la vecchia maggioranza di Pdl e Lega. E' un voto che non resuscita solo qualcosa di morto nel passato ma fa emergere un'ampia maggioranza parlamentare che ha fatto un errore ma può essere rimediato». Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, ospite del Tg3.
«C'è una sensibilità in Parlamento» sul tema, ha proseguito Casini, «ma l'effetto di questa immissione è duplice: l'intasamento del sistema giudiziario e una norma spot che non serve. C'è la necessità di correggerla e si può al Senato affinché venga resa di garanzia per i cittadini che hanno il diritto di avere un risarcimento dallo Stato. Poi lo Stato regolerà con i giudici che è giusto rispondano per gravi omissioni».
«Ho sentito Palamara e il Ministro Severino - ha concluso Casini - e dico che prima di scioperare aspettiamo che il Senato possa risolvere la questione».

Caselli: Continua l'attacco, è la fine del regolamento conti - «L'assalto alla giustizia iniziato nel '94 non è finito. Oggi la Camera ha approvato una norma, che introduce, se il Senato lo vorrà, la responsabilità dei giudici. E i vari giornali on line segnalano scene di tripudio, da parte di molti parlamentari di diverso colore politico». Lo ha dichiarato il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, presentando il suo libro «Assalto alla giustizia».
«E' un fatto molto pericoloso, per l'indipendenza della magistratura. Con una norma come questa approvata oggi, il giudice inesorabilmente e magari inconsapevolmente avrà la forte tentazione di scegliere l'opzione più comoda, quella che espone di meno alla tempesta di rappresaglie da parte di chi conta, di chi ha il potere, i mezzi», ha spiegato Caselli, alla libreria Feltrinelli di Torino.
«C'è il rischio che la magistratura diventi un corpo di burocrati. E' la fine della legge uguale per tutti. Ancora una volta meno giustizia nei confronti di chi ha i mezzi», ha evidenziato.
«Questa norma prevede anche di chiedere un risarcimento nel caso di diniego di giustizia, cioè se uno non mi dà ragione posso chiedere i danni? E allora introduciamo un quarto grado di giustizia? E' una riforma a mio giudizio incostituzionale», ha detto ancora Caselli, concludendo: «Ecco, il regolamento dei conti ha questo suo ultimo capitolo».

Bindi (Pd): Segnale forte del Governo o non votiamo la Comunitaria - «Il Pd si aspetta dal Governo un segnale forte altrimenti non voterà la Legge comunitaria. Il colpo di mano della Lega sulla Giustizia è molto grave, ma altrettanto inaccettabile l'atteggiamento del Pdl, che votando contro il governo ha confermato la propria inaffidabilità». E' quanto afferma Rosy Bindi, vicepresidente della Camera e Presidente dell'Assemblea nazionale del Pd che aggiunge «la vecchia maggioranza tenta di sopravvivere con mezzi impropri ed è odioso che si ripeta oggi sulla Giustizia ciò che abbiamo visto sulle nomine alla Rai».

Cicchitto (Pdl): Anm incredibile, toghe non dominus politica - «La reazione dell'Anm» sul voto della Camera sulla responsabilità civile dei magistrati «è francamente incredibile perché, invece di riflettere sul voto della Camera, tratta un ramo del Parlamento come se sia composto da una maggioranza di provocatori». Lo afferma in una nota Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera.
«Va anche ribadito - sottolinea - che il voto non è contro il governo, ma è contro la prepotenza di chi ritiene di essere una sorta di dominus nella vita politica italiana».

Giudici amministrativi: La norma è ingiusta e punitiva - «L'approvazione oggi alla Camera, all'interno della legge Comunitaria 2011, della norma sulla responsabilità civile dei magistrati ci preoccupa molto ed esprimiamo la nostra contrarietà ad un intervento punitivo nei confronti della categoria dei giudici». A dichiararlo in una nota sono Giampiero Lo Presti e Roberto Valenti, presidente e segretario generale dell'Anma, l'Associazione nazionale dei magistrati amministrativi.
Secondo il sindacato, infatti, «il via libera ad un emendamento su cui sia il governo, sia il relatore del provvedimento avevano dato parere contrario, rappresenta un attacco ingiusto ed ingiustificato alla magistratura nel suo complesso. Auspichiamo, pertanto - chiudono i vertici dell'Anma - come ha detto anche il ministro della Giustizia Paola Severino, che nel passaggio della comunitaria al Senato vengano prontamente approntate le dovute correzioni, per cancellare questa norma iniqua».

Magistratura indipendente: Responsabilità diretta delle toghe, giudici condizionati - Anche Magistratura indipendente, la corrente dell'Anm tradizionalmente più vicina al centrodestra, insorge contro la responsabilità civile diretta dei magistrati. «L'emendamento alla legge comunitaria approvato oggi dalla Camera dei deputati che prevede modifiche relative alla responsabilità civile dei magistrati (con possibilità di citazione diretta in giudizio dei magistrati da parte delle persone danneggiate) mina - dice in una nota il segretario di Mi, Cosimo Ferri - la terzietà, l'indipendenza e l'autonomia dei magistrati e quindi il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge».
«In questo modo, infatti, il giudice non sarà più autonomo indipendente e, quindi, equidistante dalle parti, nell'esprimere il proprio giudizio, ma sarà esposto e condizionato soprattutto da chi ha i mezzi politici ed economici per intraprendere contenziosi contro i magistrati».

Consolo (Fli): Prevalsa l'antica avversione alle Toghe - «E' prevalsa un'antica quanto immotivata avversione alle toghe, che risale ai tempi del referendum sulla responsabilità dei giudici». E' quanto afferma in una nota il deputato di Fli Giuseppe Consolo, presidente del consiglio di giurisdizione della Camera, commentando il voto di Montecitorio sulla responsabilità civile dei magistrati.
«Una cosa - sottolinea - è sicura: l'emendamento in questione, se non altro dal punto di vista della competenza per materia, non avrebbe dovuto entrare, e per di più a piedi uniti, in un settore quale il comunitario, del tutto estraneo all'argomento».

Fugatti(Lega): Con il voto palese Pd ostaggio delle Toghe - «La richiesta avanzata dalla Lega Nord, che ha consentito il voto segreto sull'emendamento Pini che introduce la responsabilità civile dei magistrati, restituisce finalmente al Parlamento la propria dignità istituzionale». Lo dichiara il vicepresidente dei deputati della Lega Nord, Maurizio Fugatti.

Radicali: Responsabilità toghe è riparazione ai cittadini - «A coloro che oggi si stracciano le vesti e gridano a un'aggressione nei confronti della magistratura, rispondo che la vera aggressione è quella messa in atto per 25 anni ai danni dei cittadini italiani che nel 1987 hanno votato per la responsabilità civile dei magistrati: una volontà tradita dalla legge Vassalli del 1988». Lo ha detto in Aula la deputata radicale Rita Bernardini sull'emendamento alla legge Comunitaria che introduce la responsabilità civile dei magistrati.

Bocchino (Fli): E' una vendetta della casta - «Il voto della Camera sulla responsabilità dei giudici è una vendetta della 'casta' contro la magistratura, che correttamente sta facendo emergere tanti episodi che vedono uomini politici rubare finanziamenti pubblici ai partiti, fare compravendite milionarie e anomale di palazzi, avere collusioni con la criminalità organizzata». Lo in una nota dichiara il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino.

Verdi: C'è ancora una maggioranza politica Pdl-Lega - «L'approvazione della norma sulla responsabilità civile dei giudici dimostra con inequivocabile chiarezza che esiste ancora nel Parlamento una maggioranza politica Pdl-Lega e che Berlusconi continua a perseguire con altri mezzi la sua personale crociata contro i magistrati e per l'impunità». Lo dichiara in una nota il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che aggiunge: «L'aver approvato una norma dalle conseguenze così rilevanti con un sotterfugio nella Legge comunitaria non solo è gravissimo ma la dice lunga su quale sia il livello della politica ormai completamente delegittimata agli occhi degli italiani».

Severino: Spero che il Senato corregga norma responsabilità - «Il Parlamento ha votato ed è sovrano, ma confidiamo che in seconda lettura si possa discutere qualche miglioramento perchè interventi spot su questa materia possono rendere poco armonioso il quadro complessivo». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Paola Severino, auspicando una correzione in Senato della norma sulla responsabilità civile dei magistrati, introdotta alla Camera nella legge Comunitaria.

Costa: Dal 1988 solo 4 condanne di giudici per dolo - «Dal 1988 ad oggi, su 400 cause avviate, ci sono state solo 4 condanne di giudici». E' il dato diffuso oggi da Enrico Costa (Pdl) dopo il sì dell'Aula della Camera alla norma che applica il principio della responsabilità civile ai magistrati oltre i casi di dolo e colpa grave, già previsti nella legge del 1988. «Di queste 400 cause - ha spiegato Costa Costa - 253 sono state dichiarate inammissibili, 49 attendono pronuncia di ammissibilità e 70 attendono l'impugnazione per la decisione di inammissibilità. Inoltre, 34 risultano ammissibili, ma di queste 16 sono pendenti e 14 respinte».