2 maggio 2024
Aggiornato 05:00
Opposizione dura della Lega Nord

Salvini: Napolitano vecchio comunista e Monti inutile

L'eurodeputato leghista: il governo provoca il Carroccio: da Roma Capitale, agli immigrati, alle quote latte, alla bocciatura di Maroni sui Rom, manca solo che il presidente del Napoli diventi presidente della Lega calcio. Esultiamo per la vittoria degli indipendentisti spagnoli. Marco Reguzzoni: con Monti siamo passati dalla padella alla brace. Irene Aderenti: i figli degli immigrati sono già tut

ROMA - «Sono ottimista perché il voto spagnolo ha detto che, nonostante i banchieri, lo spread e la crisi, hanno stravinto i movimenti autonomisti e indipendentisti. Mi riferisco ai Paesi Baschi e Catalogna. Non c'è Monti o Napolitano che tenga, quando i popoli vogliono il loro futuro se lo riprendono, ma sempre democraticamente. I carri armati sono andati in Ungheria ai tempi di Napolitano e noi preferiamo la democrazia, andiamo a scuola a Barcellona e nei Paesi Baschi. Noi come loro siamo stanchi di pagare e presto anche da noi accadrà la stessa cosa». Lo ha affermato Matteo Salvini eurodeputato della Lega Nord.

Salvini: Napolitano ci ha dato dei folli - «Con tutto il rispetto che si deve alle istituzioni, ritengo assolutamente irrispettoso e sgradevole il tono dell'uscita del capo dello Stato sulla cittadinanza ai figli degli immigrati. Dare del folle a chi non la pensa come lui non è sintomo di intelligenza e di rispetto, anche perché guardando il forum pubblicato da Affaritaliani.it almeno la metà degli italiani sarebbero folli».

Il Presidente della Repubblica è un vecchio comunista - «Fa il suo mestiere di difensore dello status quo e del vecchio. D'altronde la sua storia è quella di un vecchio comunista e quindi è consequenziale questo suo comportamento. Con il tema dell'immigrazione e dei diritti umani la Lega si confronta nei fatti e non a parole tutti i giorni, tanto che la città dove sono meglio inseriti gli immigrati regolari - secondo una ricerca della Bocconi - è Verona. Ma non regaliamo niente a nessuno. La legge già prevede che alla maggiore età ci sia la nazionalità e questo è sufficiente. Proprio come accade in altri paesi, probabilmente folli pure loro».

Da Monti 10 giorni di provocazioni alla Lega - E ancora: «Da dieci giorni a questa parte ci sono diverse provocazioni nei confronti del Nord e non penso che siano una coincidenza: 350 milioni di euro in omaggio alla sanità del Lazio con il decreto su Roma Capitale, il Consiglio di Stato che boccia i piani rom di Maroni, il ministro dell'Agricoltura che come prima uscita si scaglia contro gli allevatori per le quote latte, il ministro della Cooperazione Internazionale che dice che gli immigrati sono il futuro del'Italia, il ministro della Coesione Territoriale che è un burocrate di sinistra e centralista. Manca solo che il presidente del Napoli diventi il presidente della Lega Calcio ed è finita».

Reguzzoni: con i bocconiani dalla padella brace - «Purtroppo siamo costretti a constatare che non vi è nessun effetto Monti. Anzi, con il governo dei banchieri, siamo caduti dalla padella nella brace».
Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega Nord alla Camera Marco Reguzzoni, in merito ai dati che vedono il rendimento dei Btp a due anni oltre il 7,2% e lo spread a 700 punti, massimo storico raggiunto dal 1990.
«I dati di oggi - prosegue la nota - sconfessano quei politici che, improvvisatisi economisti, fino a tre settimane fa dicevano che il problema era nella credibilità del governo precedente. Se questo poi è l'effetto degli incontri europei fra il Presidente Monti e i suo colleghi direi che peggio di così non poteva andare».

Irene Aderenti: i figli degli immigrati godono già dei diritti italiani - La Lega nord non arretra nella sua battaglia contro l'ipotesi di una riforma per concedere la cittadinanza ai figli degli immigrati. «Lo Stato - dice in una nota la senatrice Irene Aderenti - garantisce già a tutti i minori, italiani, comunitari, extracomunitari ed extraterrestri residenti in Italia gli stessi diritti indipendentemente dalla cittadinanza».

La cittadinanza non si regala - «Regalare la cittadinanza italiana ai minori, nati in Italia, che spesso trascorrono la prima infanzia presso i nonni ed i parenti nei loro paesi di origine per poi rientrare in Italia quando è ora di cominciare la scuola, significa - sostiene l'esponente del Carroccio - obbligatoriamente garantire permessi di soggiorno ai loro genitori con cittadinanza non italiana in virtù delle tutele riservate ai loro figli minori che risultano essere italiani».

Vogliono aprire le porte ad una marea di immigrati - Praticamente, avverte la senatrice del Carroccio «è come aprire le porte ad una marea immigratoria che utilizzando i propri figli ottiene automaticamente la cittadinanza. Cittadinanza che deve essere invece guadagnata, condivisa, e rispettata e non regalata», conclude Aderenti.