28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Milano | Cronaca

Sprangò ragazzi per sorpasso: fermato l'aggressore

Riconosciuto da uno dei feriti. Trovato sangue sulla sua auto. L'uomo, ancora negli uffici della Mobile, non ha voluto parlare

MILANO - Verrà molto probabilmente posto in stato di fermo nelle prossime ore G.G., disoccupato 55enne di Cameri (Novara), l'uomo accompagnato nel secondo pomeriggio di oggi negli uffici della Questura meneghina perché sospettato di essere l'autore della violenta aggressione per motivi di viabilità a due studenti universitari avvenuta intorno alle 4 di domenica scorsa in viale Renato Serra a Milano. Uno dei due giovani lo ha riconosciuto in foto con assoluta certezza, mentre l'altro ragazzo aggredito l'ha riconosciuto con buona probabilità.
All'uomo, che ha vecchi e piccoli precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di banconote false, gli agenti della Squadra mobile sono arrivati dall'esame dei filmati delle diverse telecamere della zona che hanno registrato il numero di targa di una Hyundai Atos grigia intestata alla convivente del 55enne. Auto ora posta sotto sequestro preventivo sulla quale gli agenti hanno trovato tracce di sangue.
Gli investigatori hanno evidenziato nella loro richiesta di provvedimento di fermo dell'uomo al pm Maria Vulpio oltre ai gravi indizi di colpevolezza, anche il pericolo di fuga dato che proprio oggi l'uomo ha ottenuto dal Comune di Cameri una carta di identità e si era tagliato i baffi presumibilmente dopo aver saputo dai media che la Polizia stava cercando un sospetto, 50enne alto e di corporatura robusta con i baffi e gli occhiali da vista.

L'uomo, ancora negli uffici della Mobile, non ha voluto parlare - Quando questo pomeriggio gli agenti hanno raggiunto G.G. nell'abitazione di Cameri, l'uomo non ha opposto resistenza e ora si trova ancora negli uffici della Mobile dove fino ad adesso si è trincerato nel silenzio e non ha rilasciato dichiarazioni spontanee.
Il dirigente della Squadra Mobile, Alessandro Giuliano, ha spiegato che l'attività di individuazione dell'auto utilizzata dal 55enne è stata molto complessa. La svolta si è avuta grazie ai filmati di una telecamera posta all'inizio di viale Renato Serra che ha registrato il passaggio dell'auto e poi di un'altra che ha immortalato la Hyundai Atos «in fuga» in viale Certosa. Da quest'ultima gli agenti sono riusciti a leggere la targa. I segni sulla carrozzeria, compatibili con la «strusciata» sulla fiancata dell'Alfa Romeo Mito sulla quale viaggiavano il 19enne Francesco Patronelli e il 21enne Antonio Ammirabile, e le tracce ematiche rinvenute all'interno, hanno fornito altri indizi importanti che si sono sommati alla perfetta corrispondenza della fisionomia dell'indagato con l'identikit dell'aggressore ricavato sulla base delle testimonianze dei due studenti.