26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Al Duomo il passaggio del testimone con Dionigi Tettamanzi

L'insediamento di Monsignor Scola: «Milano è terra di mezzo»

Il nuovo Arcivescovo fa ingresso ufficiale nell'arcidiocesi meneghina

MILANO - Il cardinale Angelo Scola, nuovo arcivescovo di Milano, si è insediato ufficialmente oggi nella arcidiocesi del capoluogo lombardo. La sua prima tappa a Milano è stata nella Basilica di Sant'Eustorgio seguendo la tradizione che prevede l'ingresso degli arcivescovi a partire da questa chiesa. Il motivo è legato al fatto che nella zona dove sorge la basilica sono stati evangelizzati e battezzati i primi milanesi. Qui ha ringraziato i fedeli e in particolare i 200 catecumeni presenti nella Basilica per poi rendere omaggio a Milano, definita dal nuovo arcivescovo una «terra di mezzo, da sempre crocevia di incontro con l'altro. Spesso doloroso, talora violento ma, per finire, sempre accogliente».

Il passaggio del Pastorale di San Carlo - Congedatosi da Sant'Eustorgio, Scola ha raggiunto piazza Duomo dove, accolto dal vicario generale monsignor Carlo Redaelli, dal moderatore curiae monsignor Gianni Zappa, dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dal presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e dal sindaco Giuliano Pisapia, ha ricevuto gli onori militari dal picchetto d'onore. Poi l'arcivescovo ha raggiunto il sagrato della cattedrale dove ha incontrato il cardinale Dionigi Tettamanzi. Dopo aver rivolto un pensiero «alla nutrita schiera dei santi vescovi milanesi dei primi secoli» si è soffermato sulla crisi della fede, dall'arcivescovo definita seguendo il pensiero di Giovanni Battista Montini e di Paolo VI come la «separazione tra fede e vita» da parte di tanti cristiani. A tal proposito ha detto: «Nei vent'anni del mio ministero episcopale, ho avuto dolorosa e crescente conferma dell'attualità di questa diagnosi, soprattutto per gli uomini e le donne delle generazioni intermedie. Essi sembrano sopraffatti dal «mestiere di vivere». Normalmente non sono contrari al senso cristiano dell'esistenza, ma non riescono a vederne la convenienza per la vita quotidiana loro e dei loro cari».
Dopo il canto del Kyrie Eleison, Scola ha ricevuto il pastorale di San Carlo da parte dal suo predecessore Tettamanzi. Poi prima di congedarsi una lunga lista di ringraziamenti, da Papa Benedetto XVI a Don Giussani fino a tutti i fedeli della città di Milano, «metropoli illuminata, operosa ed ospitale».