4 ottobre 2023
Aggiornato 06:30
Intervista alla «Stampa»

Calderoli: Il nuovo Guardasigilli non parli con i legali del Premier

Il Ministro leghista, cauto su Milanese, dice no a Maroni Premier: E' una polpetta avvelenata

ROMA - «Mi auguro che per il nuovo Guardasigilli la scelta cada su una persona di assoluta onestà intellettuale e di totale libertà di giudizio. La quale si dimentichi di parlare con gli avvocati del Premier». Lo ha detto in un'intervista alla Stampa Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione.
«La politica - ha aggiunto - non può essere affidata a degli Avvocati. Loro ragionano con il codice in mano e se fai condurre certe battaglie ai tuoi legali, ne deriva un danno politico anche quando quelle battaglie sono sacrosante».

La risposta a Gianfranco Fini, che ha candidato Roberto Maroni a Palazzo Chigi, è «no, grazie», anche perché secondo Calderoli il vero candidato sarebbe Mario Monti «e non siamo così sciocchi da ingoiare le polpette avvelenate» del Terzo Polo. Qualunque altra formula senza il Cavaliere «sarebbe un ribaltone».

Quanto al caso di Marco Milanese, il ministro leghista ha ostentato cautela: «Bisogna verificare, per lui come per tutti»: «Sentiremo anche cosa ha da dire, bisogna saper distinguere tra le ondate mediatiche e la sostanza». «E' giusto che chi sbaglia paghi, non sarebbe giusto che pagasse solo perché è un politico», ha concluso.