«Torino rischia il declino economico»
«Ripercussioni gravi su tutta la società. Serve valorizzare i giovani»
TORINO - «Torino sta rischiando un declino sul piano economico che trascinerebbe con se' ripercussioni gravi anche su quello culturale e sociale». Lo ha sottolineato l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, nell'omelia della messa in Duomo per le celebrazioni San Giovanni, patrono del capoluogo piemontese.
«VALORIZZARE I GIOVANI» - Per prevenire e allontanare il declino, secondo Nosiglia l'intervento «tocca alla responsabilità di tutte le componenti in causa, ciascuno per la sua parte. Monsignor Nosiglia ha invocato «progetti decisi e attuati insieme, lavorando sullo stesso obiettivo che è quello di investire risorse e personale su tre ambiti in particolare: la formazione, la ricerca e innovazione, i giovani che rappresentano il capitale umano più aperto, duttile e disponibile a queste prospettive».
«I giovani di cui un terzo abbondante è senza lavoro o è da anni precario, vanno considerati non solo oggetto di cura o visti con sospetto per tanti loro atteggiamenti alternativi al mondo adulto - ha proseguito l'arcivescovo - ma occorre valorizzarli come soggetti di novità e di speranza senza i quali tutto si annebbia e alla lunga ha il fiato corto». «Bisogna ascoltare di più e in modo concreto i giovani e dare loro spazio per sperimentare anche vie innovative di imprenditorialità e di professioni, per renderli protagonisti del loro futuro lavorativo» ha concluso Nosiglia.