29 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Beatificazione Giovanni Paolo II

Per la santità tempi brevi possibili, ma non certi

Il Cardinale Amato: «Garantiamo un tempo giusto per la maturazione dei giudizi»

CITTÀ DEL VATICANO - E' possibile che i tempi per arrivare alla canonizzazione di Giovanni Paolo II, dopo la beatificazione di domani, siano brevi. Lo spiega il prefetto della Congregazione vaticana dei santi, cardinale Angelo Amato, che, in un'intervista all'Osservatore Romano, precisa che «non ci sono tempi tecnici precisi».

Esiste la possibilità di arrivare in tempi brevi alla sua canonizzazione? «Credo di sì», risponde il porporato salesiano. «Subito dopo la beatificazione, la postulazione attuerà una cernita e una valutazione delle grazie e dei favori, che fedeli di tutto il mondo ottengono per intercessione di Giovanni Paolo II. Si passerà, quindi a preparare la documentazione necessaria. Giunto in Congregazione, il dossier seguirà i passaggi obbligati della procedura canonica prevista. Anzitutto, ci sarà il controllo dei medici o dei tecnici, a seconda che si tratti di una guarigione o di uno scampato pericolo o altro. Poi c'è un secondo passaggio che riguarda i consultori teologi, che devono verificare la corrispondenza tra causa ed effetto, tra la preghiera di domanda di intercessione al beato e l'effetto di guarigione o di scampato pericolo. Si passa, quindi, alla seduta ordinaria dei membri cardinali e vescovi della Congregazione, per il loro voto definitivo sul miracolo. Infine, il prefetto viene ricevuto in udienza particolare dal Papa, il quale autorizzerà la pubblicazione del decreto sul miracolo. Una volta conclusa questa fase, in un concistoro pubblico il Pontefice annuncia anche la data della canonizzazione».

Amato, tuttavia, spiega: «Non ci sono tempi tecnici precisi. L'iter dipende da vari fattori, tra i quali la sollecitudine del postulatore e quella dei tecnici o dei medici. D'altra parte, la congregazione non può intervenire nel merito dell'esame che stanno compiendo i singoli medici, ma neppure sollecitare per accelerarne i tempi. Questi specialisti devono avere a disposizione tutto il tempo necessario per la valutazione di un caso. Per Karol Wojtyla, poi, si tratta di una valutazione che esige ancora più rigore e attenzione, perché parliamo di un personaggio che ha una dimensione universale. Dobbiamo garantire il tempo giusto di maturazione dei giudizi, delle valutazioni e anche delle conclusioni. Parlando di tempistica, vorrei aggiungere una cosa riguardo al periodo che intercorre tra una beatificazione e una canonizzazione. Si tratti di mesi o di anni, non è comunque tempo perso o inutile. Una canonizzazione è un evento spirituale che deve anche maturare».