27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Giovani

Deputati a 18 anni, consenso bipartisan per il ddl della Meloni

Schifani-Fini apprezzano. Il Presidente della Camera rilancia delle preferenze

ROMA - Deputati già a 18 anni e senatori a 25: ha raccolto consensi bipartisan la proposta contenuta nel ddl costituzionale approvato oggi dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. L'hanno benedetta i presidenti delle Camere, Renato Schifani e Gianfranco Fini, il Pdl e la Lega. Apprezzamento è arrivato anche dall'opposizione. Fli e Udc hanno annunciato il loro sostegno mentre in ordine sparso è andato il Pd: scettica la giovane eurodeputata Deborah Serracchiani, entusiasta Sandro Gozi già firmatario di un testo che va nella stessa direzione.

MELONI - L'obiettivo del Governo, ha spiegato Meloni, è «rendere operativa la nuova norma già per le prossime elezioni. Vogliamo valorizzare la partecipazione dei giovani alla vita culturale e politica del Paese, rimuovere una barriera». Schifani si è augurato venga presto approvato dal Parlamento e anche Fini lo considera «giusto» ma ha colto l'occasione per ribadire la necessità di modificare l'attuale legge elettorale e porre fine all'esperienza delle liste bloccate perché «è essenziale mettere tutti, soprattutto i giovani, nella condizione di eleggere i propri rappresentanti. Se l'elezione è legata non al consenso ma al gradimento di pochi che fanno le liste si allontana ancora di più la politica dalla società».

PARERI - Si tratta di un «segnale positivo di attenzione rivolto ai giovani, il primo dall'inizio della legislatura da parte dell'Esecutivo, che accogliamo con favore», hanno spiegato il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova, e il Coordinatore nazionale di Generazione Futuro, Gianmario Mariniello, annunciando il sostegno al ddl in Parlamento. Stessa linea dall'Udc: «E' giunto il momento che l'Italia si metta al passo con le altre realtà europee», ha commentato il leader dei giovani centristi Gianpiero Zinzi. Scettica Serracchiani: «Temo che l'iniziativa del Governo sia solo un modo per gettare fumo negli occhi». Ma un altro democratico - Gozi - ha apprezzato: «Il ministro Meloni è passato velocemente dalla parole ai fatti e dimostra di voler svecchiare il Parlamento e coinvolgere sempre di più le nuove generazioni nella vita politica», ha affermato in una nota congiunta con Nicola Formichella del Pdl con cui aveva già presentato un testo per abbassare l'elettorato passivo.