19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Caso RAI

Respinto il ricorso di Masi su Santoro, oggi dibattito in Cda

Per il Direttore Generale sentenza comunque positiva, opposizione: è sconfitta

ROMA - Ricorso respinto, per istanza inammissibile. La Corte d'appello di Roma conferma così la sentenza di secondo grado che aveva ordinato la riammissione in onda di Michele Santoro alla Rai e la direzione di uno spazio di approfondimento in prima serata. Notizia arrivata stamani e che rimbalza nel Cda a Viale Mazzini. Santoro invece per ora tace, ma potrebbe dire qualcosa stasera ad AnnoZero, magari nell'anteprima.

In Cda, a quanto riferiscono fonti consiliari, sarebbe stato il Presidente Paolo Garimberti a sollevare il tema riportando quanto scritto dalle agenzie. Masi avrebbe consegnato il dispositivo della sentenza e poi si sarebbe aperto un piccolo dibattito, con posizioni ovviamente distanti. Per l'opposizione la sentenza di oggi è l'ultimo capitolo di una serie, perché, avrebbero argomentato i consiglieri, ogni volta che c'è stata una pronuncia su Santoro i giudici hanno dato torto alla Rai e non al conduttore. Opposta l'interpretazione del Dg, per il quale la sentenza mette in chiaro i suoi poteri: nell'istanza la Rai sosteneva il rischio di un danno anche economico, per l'azienda, nel caso l'Agcom intervenisse con una sanzione nei confronti del conduttore - dopo l'esposto presentato dal ministro Paolo Romani - per le puntate del 20 e 27 gennaio (quando il Dg chiamò in diretta) e del 17 febbraio. Ma per la Corte spetta alla Rai «esercitare un'attività di controllo compatibile con l'elevatezza delle mansioni esercitate e con il contenuto intellettuale e creativo dell'attività giornalistica». Insomma, sono nelle mani dell'azienda gli strumenti di controllo editoriale per evitare che dalle conduzioni di Santoro possano derivare danni.

Ora si attende la pronuncia della Cassazione, a giugno. Da vedere se allora Masi siederà ancora al settimo piano di Viale Mazzini. Il Dg sarebbe in uscita, per alcuni a brevissimo, con più probabilità tra un mese o due: i rumors degli ultimi giorni lo davano alla Consap, concessionaria dei servizi assicurativi, la cui assemblea si riunisce a fine mese e in quella sede il Tesoro indicherebbe i nomi per il Cda. Ma la situazione, per altri, sarebbe assai più fluida, non si esclude un altro incarico, magari in una delle società del gruppo Eni.

Nell'attesa, resta in sospeso l'ultimo pacchetto di nomine, proposto e poi rinviato dal Dg per gli approfondimenti richiesti da Angelo Maria Petroni, consigliere indicato dal Tesoro, e dunque la direzione del Tg2, ancora in interim a Mario De Scalzi e alcune vice direzioni del Tg1. Con un'altra direzione vacante, quella di Gr Parlamento ora in interim ad Antonio Preziosi.