24 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Emergenza immigrati

Scontro Roma-Parigi, Maroni vede Gueant

Permesso per espatrio, in Francia istruzioni per bloccare gli arrivi

ROMA - Sull'accoglienza degli immigrati arrivati dalla Tunisia è scontro tra Italia e Francia. Il ministro dell'Interno transalpino, Claude Gueant, ha diramato ieri una circolare (pubblicata su Le Figaro) nella quale impartisce ai prefetti francesi delle «istruzioni» per bloccare l'arrivo di centinaia di 'clandestini' tunisini in Francia. Una risposta alla decisione del governo italiano di concedere loro un permesso di soggiorno temporaneo valevole per l'espatrio, secondo un apposito decreto che sarà firmato oggi dal premier Silvio Berlusconi.

Secondo la Francia dovranno verificarsi cinque condizioni essenziali perchè i migranti possano rimanere in territorio francese, condizioni che le Prefetture «dovranno controllare in questo ordine: essere muniti di un titolo di viaggio valido, essere muniti di un documento di soggiorno valido, dimostrare di disporre di risorse sufficienti (62 euro al giorno a persona, 31 euro se dispongono di un alloggio), non costituire una minaccia per l'ordine pubblico, non essere entrati in Francia da oltre tre mesi». Si precisa anche che, oltre «ad essere in possesso di un titolo di soggiorno valido emesso da uno stato membro della convenzione di Schengen», gli immigrati dovranno avere un «passaporto nazionale valido» ed «essere in grado di giustificare lo scopo e le condizioni del loro soggiorno in Francia».

La questione era nata già nelle scorse settimane, da quando cioè centinaia di africani avevano tentato di passare il confine a Ventimiglia ed erano invece stati 'stoppati' dalla polizia d'Oltralpe. Ma era stata la proposta del governo italiano di concedere ai migranti dei permessi di soggiorno temporanei ad alzare il livello della polemica: secondo l'Italia, infatti, l'immigrato titolare del permesso può circolare liberamente nei paesi che aderiscono all'accordo di Schengen. Francia compresa, dove vorrebbero rifugiarsi migliaia di tunisini per ricongiungersi con amici e parenti che lì vivono da tempo.

Oggi è arrivata la risposta di Maroni a Parigi: «E' sbagliato farci la guerra», ha premesso, ma per il ministro italiano dalla Francia «finora c'è stata ostilità» nel trattare con l'Italia sulla questione immigrazione dalla Tunisia: «Non credo sia un buon atteggiamento, la libera circolazione in area Schengen è garantita da regole che devono essere applicate», ha affermato. In attesa del vertice tra Berlusconi e Sarkozy del 26 aprile, domani Maroni e Gueant si incontreranno (probabilmente in mattinata a Milano): «Lo vedrò per trovare un accordo, se sarà possibile», e «per definire un sistema di intervento comune che coinvolga tutti i paesi europei», ha spiegato ancora Maroni.