3 maggio 2024
Aggiornato 15:30
Giustizia

Nuovo sit in in piazza Montecitorio durante i lavori dell'aula

Riprende la protesta. Verso mobilitazione nazionale il 16 Aprile

ROMA - Nuova manifestazione di protesta contro la prescrizione abbreviata contenuta nella proposta di legge di maggioranza sul processo breve questa mattina a partire dalle 10, in concomitanza con la ripresa dell'esame del provvedimento da parte dell'assemblea di Montecitorio. I lavori erano stati sospesi ieri, dopo la bagarre in aula e in piazza, conditi da insulti fra istituzioni dentro il palazzo e lancio di monetine a parlamentari e membri del governo al di fuori.

La nuova mobilitazione di piazza contro quella che l'opposizione definisce «nuova legge ad personam pro Berlusconi» perché avrà affetti immediati almeno sul processo Mills nei confronti del Premier, è promossa anche oggi dal coordinamento del movimento viola,. «La mobilitazione non finisce qui. Da oggi alle 10 - ha scritto sul proprio blog uno dei coordinatori viola, Gianfranco Mascia- saremo davanti a Montecitorio in una mobilitazione permanente fino a quando il decreto legge sulla prescrizione breve sarà alla Camera dei Deputati. Poi ci sposteremo al Senato. In questo momento - decisivo per le regole democratiche del nostro Paese - è fondamentale che ciascuno faccia la sua parte».

Mascia preannuncia anche «una grande mobilitazione di unità e resistenza, da mettere in cantiere quanto prima tutti insieme: partiti, movimenti, sindacati e società civile.», ipotizzando la data del 16 aprile.

«Non è tanto, o forse non solo, ha detto ancora Mascia- perché La Russa è un ex 'fascista con la bava alla bocca' che sembra abbia ristrutturato l'appartamento dove viveva Mussolini, oppure perché è il ministro della Guerra italiano, ieri lo abbiamo contestato semplicemente per un motivo: sta appoggiando e convive con questo presidente del Consiglio che continua a farci vergognare di essere italiani. Anche io, come tanti altri cittadini presenti al presidio di Montecitorio, l'ho contestato e ho partecipato al lancio di monetine. L'ho fatto e lo rivendico, perché in questo momento è necessario metter in campo anche questi gesti simbolici e tutte le azioni che costringano i membri della maggioranza a prendersi le loro responsabilità».

«Certo - ha concluso il blogger - il clima era simile a quello Raphael che ha visto nel 1993 protagonista Carxi. Con una differenza sostanziale: mentre allora l'obiettivo era il principale protagonista dello sfascio dell'Italia degli anni '80, ieri è stata colpita una comparsa, punito proprio per la sua accondiscendenza con il tentativo golpistico di Berlusconi.«