3 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Emergenza immigrati

2000 le persone giunte dalla Libia in Italia e Malta

Sono i dati dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati: «Non sono di nazionalità libica, e sono fuggiti a bordo di imbarcazioni»

ROMA - Negli ultimi quattro giorni sono arrivate in Europa le prime imbarcazioni provenienti dalla Libia dall'inizio del conflitto nel paese nordafricano. Circa 2.000 cittadini non di nazionalità libica sono fuggiti a bordo di imbarcazioni da Tripoli e arrivati in Italia e a Malta, estendendo la capacità di accoglienza per persone con possibili bisogni di protezione internazionale.

Cinque le imbarcazioni arrivate in Italia dalla notte di sabato scorso, con a bordo complessivamente 1.484 persone. Due invece quelle approdate lunedì a Malta, con a bordo 535 persone. Sono in maggioranza cittadini eritrei, somali - fra i quali molte donne e bambini - ma anche etiopici, sudanesi e cittadini di altri stati. Finora non risulta vi siano cittadini libici fra gli arrivati. La prima imbarcazione ha sbarcato i propri passeggeri sull'isola di Linosa, 50 chilometri a nordest di Lampedusa. Altre due sono approdate domenica, sempre a Linosa, dove i passeggeri sono stati fatti sbarcare per poi essere trasportati in Sicilia in traghetto. È di questa mattina presto, poi, l'arrivo di altre due barche, in Sicilia e a Lampedusa.

Una donna ha partorito mentre era ancora in mare, in attesa di essere soccorsa, altre due hanno invece subito interruzioni di gravidanza a causa delle traversie in mare o dopo essere sbarcate a Linosa. La maggior parte dei nuovi arrivati ha dovuto trascorrere la notte all'aperto, lo scorso fine settimana, prima di essere trasferiti in strutture d'accoglienza sul territorio siciliano.

Dalla Libia arrivano indicazioni di nuovi possibili arrivi e l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) sta preparando piani d'emergenza, in collaborazione con le autorità italiane e maltesi e con la Croce Rossa. Questa mattina circolavano notizie non confermate su diverse imbarcazioni con a bordo altre persone in fuga dalla Libia, che si troverebbero in difficoltà nel Mediterraneo. Con l'arrivo di migliaia di tunisini - circa 19.000 dalla metà di gennaio, soprattutto giovani uomini in cerca di lavoro - la capacità d'accoglienza dell'isola di Lampedusa è sotto pressione. Circa 13.000 di loro sono stati trasferiti in centri d'accoglienza in Sicilia e sul territorio continentale italiano, ma 6.000 si trovano ancora sull'isola, superando in quantità i 5.000 lampedusani.

L'incessante flusso dalla Tunisia - composto in maggioranza da persone che non cercano protezione internazionale - sta mettendo a dura prova la capacità dell'Italia di gestire l'arrivo di richiedenti asilo e rifugiati in fuga dalla violenza in Libia. L'Unhcr rivolge un appello alle istituzioni dell'Unione Europea e agli stati membri affinché sostengano l'Italia nel far fronte a queste nuove sfide. L'Alto Commissariato esprime poi profonda gratitudine all'Italia e a Malta per l'accoglienza delle persone in arrivo dalla Libia ed esorta gli altri paesi dell'Unione a dimostrare solidarietà con questi paesi di frontiera.