31 luglio 2025
Aggiornato 04:30
Emergenza immigrati

Maroni: Siamo pronti ai rimpatri forzosi

Il Ministro dell'Interno: «Anche senza l'accordo della Tunisia»

ROMA - L'Italia è pronta ai «rimpatri forzosi» dei migranti in arrivo a Lampedusa, anche senza l'accordo della Tunisia, se non ci saranno «nei prossimi giorni» segnali di impegno da parte di Tunisi: lo dice il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in una intervista al Corriere della sera. La Tunisia aveva promesso un «impegno immediato» a Maroni e al ministro Frattini nella loro visita a Tunisi di venerdì scorso «ma le barche continuano ad arrivare. Se non ci sarà un segnale concreto entro i prossimi giorni, procederemo con i rimpatri forzosi».

«LI RIPORTIAMO A CASA» - Da venerdì sono giunte «oltre mille persone che dicono di essere tunisine. E poi, a bordo di due barconi provenienti dalla Libia, circa mille fra somali ed eritrei» sottolinea Maroni,. La Guardia di Finanza da parte sua ha annunciato che nella giornata di ieri sono giunte a Lampedusa in tutto 462 persone fra cui 21 donne e 21 minori.
Dunque Maroni annuncia, se le cose non cambiano «Li mettiamo sulle navi e li riportiamo a casa». Senza l'ok della Tunisia? «Le loro procedure sono troppo lente e in ogni caso non hanno mai accettato i rimpatri collettivi». Quanto al tipo di navi, sull'uso di quelle militari «è in corso una valutazione giuridica legata alla mancata adesione del paese di provenienza, potremmo usare quelle civili».