Spataro: Nella riforma techiche astute per aggirare la Carta
Il PM di Milano al Sole 24 Ore: «Con rinvio a leggi ordinarie per l'obbligatorietà dell'azione penale»
ROMA - La riforma della giustizia presentata dal Governo è pericolosa anche perché punta ad aggirare la Costituzione. Lo dice il pm Armando Spataro al Sole 24 ore.
TECNICHE «ASTUTE» - «E' una riforma molto pericolosa e preoccupante. L'aspetto peggiore è nella tecnica utilizzata, una tecnica astuta che rimanda massicciamente a future leggi ordinarie. Il consente di dire, ad esempio, che l'azione penale resta obbligatoria anche se si rinvia ad una legge ordinaria che dirà come va esercitata. Così - spiega - si eludono i paletti previsti per le riforme costituzionali. E' vero che in Costituzione non si scrivono norme dettagliate ma i principi devono essere chiari nei loro contenuti».
«L'ENNESIMO SPOT PUBBLICITARIO» - Sull'obbligatorietà dell'azione penale, prosegue, non è vero che ci sono ipocrisie, semmai «difficoltà per la piena attuazione del principio» e la soluzione non può essere la sua «cancellazione». Quanto ai rapporti tra pm e polizia giudiziaria «anche qui c'è la tecnica del rinvio a legge ordinaria. Un rinvio ambiguo. Quali dovrebbero essere le modalità dei rapporti tra pm e pg?». E ancora, la responsabilità civile dei magistrati, «l'ennesimo spot pubblicitario» perché «c'è già, per dolo o colpa grave» mentre è «gravissimo» considerare un magistrato responsabile civilmente per sentenze non confermate in appello. Per Berlusconi la riforma avrebbe evitato mani pulite: «Ecco, allora, svelato l'arcano».