Spataro: Guai se un Pm risponde a direttive di altri organi
Il Procuratore aggiunto di Milano: «Devo leggere la riforma ma ci sono aspetti preoccupanti»
ROMA - Il procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro è preoccupato per le anticipazioni circolate in questi giorni sulla riforma della giustizia: «Guai - ha detto ai microfoni di Exit su La7 - ad un pubblico ministero che risponde a direttive impartite da qualsiasi altro organo».
ASPETTI PREOCCUPANTI - «Devo ancora vedere la riforma nero su bianco - ha precisato il magistrato - ma io faccio il pubblico ministero e quindi mi preoccupa pensare al venir meno del principio di obbligatorietà dell'azione penale, che è una garanzia dell'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Poi vi sono altre riforme di cui si parla: processo breve, intercettazioni e quant'altro che potrebbero incidere immediatamente su alcuni processi e su alcune indagini e quindi questo innescherebbe un problema di efficacia concreta circa la possibilità di portare a termine le indagini in corso».
«Ma mi preoccupa - ha aggiunto Spataro - anche l'interruzione di quel rapporto virtuoso tra pubblico ministero e polizia giudiziaria che lavorano insieme sotto la direzione del pubblico ministero, la cui indipendenza si trasmette alla polizia giudiziaria».