16 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Polemiche dopo il video del «Fatto Quotidiano»

Caso Hamer, Vittorio Emanuele replica: Una montatura a orologeria

«Tutto già chiarito, poi in carcere ero confuso perchè sedato...»

ROMA - Quello pubblicato dal Fatto Quotidiano è un video con parole «assolutamente frammentate e sconnesse, perchè inframmezzate da lunghe pause e parti incomprensibili di registrazione che risultano addirittura montate ad arte», e «nessuna ammissione di responsabilità emerge dal contesto della registrazione, ne' mai sarebbe potuta emergere perchè responsabilità non ve ne furono». Vittorio Emanuele di Savoia replica così, in una nota, al filmato pubblicato oggi dal quotidiano nel quale ammette di aver sparato lui a Dirk Hamer al largo del Corsica, nel 1978, una fucilata che poi causò la morte del 19enne.

Secondo l'erede di casa Savoia «nessuna parola in più rispetto a quelle già note e chiarite emerge dal contesto del filmato registrato. Ho letto oggi quanto pubblicato da Il Fatto Quotidiano in prima pagina relativo ad un video da cui emergerebbero fatti nuovi rispetto al tragico evento che portò alla dolorosa scomparsa del giovane Dirk Hamer. Risulta essere un maldestro tentativo di voler ancora una volta colpire un cittadino strumentalizzando fatti già da anni chiariti. Fatti parte di un'inchiesta del 2006 promossa dal pm Woodcock risolta con la mia totale assoluzione perchè 'il fatto non sussiste'».

Per Vittorio Emanuele quello del Fatto è «un metodo giornalistico 'ad orologeria' che già da tempo viene utilizzato per infangare le persone che non sono, per così dire, in linea con i desideri di una certa stampa e che regolarmente si trasforma in una bolla di sapone con una scia pesante e dolora per la vittima di questa pratica»..