19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Immigrati

Sindaco di Mineo: Villaggio creerebbe sacca di emarginati

Il primo cittadino Giuseppe Castania: «Scelte scriteriate possono incidere negativamente su cittadini»

PALERMO - «Al di là degli slogan sul villaggio della solidarietà, il Governo chiarisca cosa intende fare per far convivere all'interno di un'unica struttura migliaia di persone di provenienza, lingue e religioni differenti». Così Giuseppe Castania, sindaco di Mineo, contattato telefonicamente da TM News, rinnova al ministro degli Interni Roberto Maroni, le sue perplessità sulla volontà del Viminale di trasferire nel 'Residence degli aranci' migliaia di rifugiati.
«La nostra coscienza ci impone di accogliere queste persone - prosegue il sindaco - ma non possiamo non fare i conti con la realtà. Ammassare migliaia di immigrati in quel posto, potrebbe rivelarsi una scelta scriteriata, che creerebbe una grandissima sacca di emarginazione in un territorio già di per sè tormentato dall'elevato tasso di disoccupazione e di povertà».

Sulla reale capienza del residence, che in passato ospitava i militari americani di stanza a Comiso, il sindaco di Mineo ha poi aggiunto: «Le case sono 404, ma essendo molto grandi - ha detto - pare che il Governo abbia intenzione di apportare delle modifiche, facendole arrivare a quasi duemila abitazioni, e poter ospitare fino a 7mila immigrati. Una situazione insostenibile, se si considera che il nostro Comune conta appena 5mila persone». Castania, infine, afferma di aver già fatto richiesta per incontrare il ministro Maroni: «Prima di qualsiasi scelta, credo che sia doveroso che il governo consulti gli enti e gli amministratori locali. Per questo - conclude - tramite la Prefettura di Catania ho chiesto un incontro al Viminale. Mi auguro che il ministro mi riceva».