27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Chiesa

CEI: negli anni '90 disattenti, ora rilanciare scuole politica

Fondate negli anni Ottanta, ne rimangono una quarantina

ROMA - «Negli anni Novanta c'è stata una caduta di interesse, ma anche una persistenza di attenzione per le scuole di formazione politica che ancora operano nell'ambito della Chiesa». Lo ha detto monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, riferendo che al Consiglio episcopale permanente appena concluso il parlamentino dei vescovi italiani ha rilanciato l'idea di queste scuole, in linea con l'invito del Papa ad una nuova generazione di cattolici in politica.

«I vescovi - si legge nel comunicato finale - hanno condotto anche un'articolata riflessione sulle scuole e le esperienze di formazione all'impegno sociale e politico presenti sul territorio. Le motivazioni che le hanno originate e la loro ampia diffusione negli anni Ottanta - vi si sottolinea - hanno contribuito a far conoscere e apprezzare la dottrina sociale della Chiesa e a sensibilizzare alla partecipazione democratica alla vita del Paese. Nel contesto della prospettiva educativa e in sintonia con il costante richiamo del Santo Padre Benedetto XVI all'impegno dei cattolici a essere ovunque luce e sale, è stata riaffermata l'importanza dell'azione di formazione delle coscienze, attraverso il veicolo di una cultura politica che, nel mutare dei tempi, aspiri alla ricerca del bene comune. Si intendono, perciò, sostenere le diocesi che hanno avviato tali luoghi formativi e incoraggiare chi è disponibile a suscitarne di nuovi».

Monsignor Crociata ha riferito che sono ancora operanti una «quarantina» di scuole ecclesiastiche di formazione politica, in tutta Italia, «ed emerge da varie esperienze l'esigenza di continuare a conosce la dottrina sociale della Chiesa ed alimentare l'impegno della presenza dei cristiani nella società e nella politica».