19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Scontri in Tunisia

Rientrato in Italia il circo Bellucci, incubo finito

I circensi bloccati per giorni a causa delle violenze a Sfax: «Dobbiamo ringraziare il ministro degli Esteri Frattini e tutti i suoi collaboratori»

MILANO - L'odissea del Circo Bellucci è finalmente finita. E' infatti attraccato a Napoli nella notte il traghetto «Toscana» della Tirrenia che ha riportato in Italia il gruppo di circensi, da giorni bloccato a Sfax in Tunisia in seguito alle violenze che hanno sconvolto il Paese maghrebino. Il circo, composto per la maggior parte da pugliesi, ha vissuto giorni di paura e angoscia, come racconta Emidio Bellucci: «Siamo stati chiusi nel circo per 20 giorni, lacrimogeni, spari davanti al circo, morti davanti al circo... Una cosa allucinante. Dobbiamo ringraziare il ministro degli Esteri Frattini e tutti i suoi collaboratori - ha aggiunto Bellucci - hanno fatto una cosa eccezionale».

Un'altra componente del circo, ricostruisce così i giorni più difficili: «Abbiamo vissuto momenti bruttissimi, con tutti i bambini, siamo stati chiusi dentro perché non ci facevano uscire. Non avevamo da mangiare, non avevamo da bere, non avevamo pane. Speriamo di non dover più tornare, perché l'abbiamo vista brutta».

Con il traghetto della Tirrenia sono anche rientrati gli animali del circo Bellucci, che, come ha spiegato il veterinario della compagnia, stanno bene. «Sono in ottime condizioni di salute - ha detto - saranno sottoposti a ulteriori controlli e poi torneranno alle loro mansioni». Ora anche gli artisti del circo Bellucci sperano di ricominciare a lavorare, la permanenza forzata in Tunisia ha infatti anche bloccato gli spettacoli per oltre 20 giorni.