18 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Roma

Sequestrata la villa dell'ex parlamentare di FI Todini

Sigilli al cantiere a ridosso di Villa Ada: lavori irregolari. Nei mesi scorsi diverse associazioni ambientaliste avevano denunciato la situazione

ROMA - Lavori di costruzione diversi da quelli indicati nella concessione edilizia rilasciata, variazioni del progetto non compatibili con la domanda di condono edilizio presentata e, soprattutto, nessuna autorizzazione paesaggistica della Regione Lazio, cui è sottoposto l'immobile, per costruire. A Roma gli agenti della Polizia municipale dell'Ufficio antiabusivismo edilizio del Campidoglio, coordinati dal comandante Antonio Di Maggio, hanno sequestrato oggi il cantiere della villa dell'imprenditrice ed ex parlamentare europea di Forza Italia Luisa Todini, una costruzione nel parco Rabin di Via Panama, a pochi metri dalle mura di Villa Ada.

Nei mesi scorsi diverse associazioni ambientaliste avevano denunciato la situazione, chiedendo un intervento per bloccare il cantiere, da sempre 'nascosto' da alti bandoni di lamiere e da inferriate coperte da teloni. La casa, composta dal fabbricato principale con piano terra e primo piano con fabbricato accessorio attiguo, era stata dismessa dal patrimonio del Comune di Roma nel 2006 ed era diventata proprietà di un noto costruttore romano, che poi l'aveva rivenduta a febbraio 2010 alla Todini.
Ieri mattina gli agenti della Municipale hanno eseguito un sopralluogo trovando il cantiere deserto. Questa mattina hanno messo i sigilli, dopo aver controllato le documentazioni fornite dai legali della proprietaria che comprendono le richieste di condono, le dichiarazioni di inizio attività e i disegni catastali.