18 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Roma

Consigliere comunale indagato, Pm vaglia altre 10 posizioni

I difensori: «E' una inchiesta bufala. Faremo ricorso al tribunale del riesame avverso i sequestri effettuati»

ROMA - La Procura di Roma sta vagliando la posizione di 10 persone, nell'ambito dell'inchiesta nella quale è coinvolto il consigliere comunale capitolino del Pdl, Francesco Maria Orsi, rispetto a presunte irregolarità nelle aste immobiliari e nella gestione di denaro depositato su alcuni conti correnti. Gli accertamenti della Guardia di finanza sono partiti anche dalle dichiarazioni dell'immobiliarista Vincenzo La Musta.

Ma oltre a Orsi e a La Musta (che ha patteggiato la pena, ndr.), l'indagine condotta dal pm Paolo Ielo chiama in causa anche Fabrizio Urbani nella veste di direttore generale Ater; Giovanni Battista De Zio, dipendente della Banca Mediolanum; Umberto Santich, commercialista; e poi Fausto Baccari, Marco De Leo e Stefania Jazzetta. Le ipotesi di reato vanno, a seconda delle singole posizioni, dalla corruzione al riciclaggio, all'impiego di denaro di provenienza illecita.

A carico di Orsi è contestato un episodio di violazione della legge sugli stupefacenti in relazione alla cessione di droga in occasione di alcune feste. Tutti i fatti, non meglio specificati, sarebbero avvenuti dal 2006 al 2009. Nel decreto di perquisizione notificato ieri al consigliere capitolino figurano anche i nomi di altri 4 soggetti dei quali però non sono esplicitati ruoli nè eventuali ipotesi di reato. Nell'atto si fa riferimento ai numerosi interrogatori resi da La Musta, le cui dichiarazioni vengono definite «coerenti nei fatti», di «attendibilità estrinseca» e «prive di elementi di rottura logica».

Molto diversa la versione offerta da uno dei difensori di Orsi, l'avvocato Romolo Reboa: «Questa storia è stata annunciata con alcuni articoli sull'Unità, per cui sono state anche fatte delle querele. Gli investigatori hanno preso degli atti noti. Riteniamo che si tratti di una bolla di sapone. Faremo ricorso al tribunale del riesame avverso i sequestri effettuati».