30 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Enti locali

Province, l'aula della Camera rinvia in commissione riforma per abolirle

Accolta a maggioranza la richiesta del relatore Donato Bruno. Idv: «Scelta grave»

ROMA - Ritorna in commissione Affari Costituzionali l'esame da parte della Camera della riforma costituzionale per l'abolizione delle Province, proposta da diversi gruppi politici (per l'Udc la prima firma è quella del leader Pier Ferdinando Casini) ma a cui è contraria la Lega. Lo ha stabilito, a maggioranza, l'aula di Montecitorio che ha accolto in questo senso la proposta del relatore sulla riforma Donato Bruno, presidente Pdl della commissione Affari Costituzionali.

Dura la protesta dell'opposizione, con Italia dei Valori che accusa la maggioranza di «strumentalizzazione» della riforma. «L'ennesimo rinvio in commissione - denuncia il vicepresidente dei deputati dipietristi Antonio Borghesi- è l'ennesima riprova che il governo e la maggioranza usano l'abolizione delle province in campagna elettorale, solo ed esclusivamente a fini elettorali, ma quando si tratta di fare sul serio si tirano indietro. L'abolizione di enti inutili come le province porterebbe ad un risparmio di circa due miliardi di euro allo Stato ed in questi tempi di vacche magre si libererebbero risorse da utilizzare per la ricerca, per la scuola, per la sanità. Noi non ne facciamo una questione di mera propaganda, come qualcuno ingiustamente ci accusa di fare. Per Italia dei Valori, l'abolizione delle province è un tema di primaria importanza, per rendere più efficiente la macchina dello Stato, a tutto vantaggio dei cittadini»,