19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Governo

Lombardo vede Berlusconi: resto nel Terzo Polo

Il Presidente della Sicilia: «Oggi vedo Casini e poi Fini. Smottamento gruppo Mpa? Mi auguro no. Disponibilità del Premier su problemi Sicilia, ma va verificata»

ROMA - Raffaele Lombardo resta nel Terzo Polo, tanto che - dopo aver visto Silvio Berlusconi - oggi pomeriggio incontrerà prima Pier Ferdinando Casini e poi Gianfranco Fini. Lo assicura il governatore siciliano e leader dell'Mpa al termine dell'incontro a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, al quale, riferisce, «ho confermato la nostra posizione di appartenenza al Terzo Polo e gli ho anticipato che oggi pomeriggio incontrerò Casini alle 15,30 e Fini alle 17. Gli ho comunicato che questa è la nostra scelta già sperimentata fin dalla mozione Caliendo e confermata il 14 dicembre con la fiducia: questa resta la nostra posizione».

Quanto alle voci di possibili defezioni nel suo gruppo parlamentare (si fanno i nomi di Commercio e Latteri), Lombardo spiega: «Ho letto anch'io da più parti, ma al di là delle chiacchiere più o meno interessate il nostro riferimento concreto è quello del voto del 14 dicembre, allorchè i deputati hanno votato compatti la mozione di sfiducia». E alla domanda se dunque ritiene che il possibile allargamento della maggioranza di governo non passi attraverso l«acquisto' di parlamentari Mpa, risponde: «Me lo auguro...».

Sulla posizione di opposizione responsabile annunciata da Casini, con il possibile sostegno del Terzo Polo a provvedimenti condivisibili, Lombardo dice: «Oggi pomeriggio alle 16 ci sarà una riunione dei capigruppo del Terzo Polo e la posizione anticipata da Casini dovrà maturare ed esser condivisa in sede comune».

Questioni siciliane - Ma nell'incontro con Berlusconi, spiega Lombardo, l'argomento principale sono state le questioni siciliane: «Abbiamo parlato dei rapporti tra la Regione Sicilia e il governo, ad esempio l'articolo 21 che dispone che per ogni provvedimento trattato dal Consiglio dei Ministri che riguarda la Sicilia è necessaria la presenza del presidente della Regione, norma che non è stata rispettata e che ci porterà ad impugnare alcuni di questi provvedimenti affinchè da oggi in poi si possa procedere come dire, d'amore e d'accordo». Poi «ho trattato alcuni importanti temi di carattere finanziario, come la compartecipazione della regione alla spesa sanitaria in un sistema che ha rispettato tutti i punti del piano di rientro». Si è discusso anche «di alcune importanti infrastrutture, come la questione delle autostrade siciliane che con un provvedimento di due ministri, Infrastrutture ed Economia, è stata sottratta al nostro consorzio: si tratta di un provvedimento sospeso dal Tar». Inoltre «abbiamo parlato dell'autostrada Catania-Ragusa, dell'aeroporto di Comiso, che attende di essere messo nella piena operatività e della gestione della Tirrenia-Siremar. Siamo rimasti che su questi argomenti ci sarà un approfondimento che il presidente ha affidato ai ministri competenti e al sottosegretario Letta, in particolare sul tema della Tirrenia». In linea generale, «ho avuto assicurazione che i problemi di una grande Regione come la Sicilia siano affrontati come meritano e cambino alcuni atteggiamenti. Ho ricevuto una disponibilità che va però verificata: noi speriamo nella strada della collaborazione rispetto a quella del non dialogo».