19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Dopo l'attentato in Egitto

Il Natale copto a Roma tra altissime misure di sicurezza

Stasera la Vigilia, domani la ricorrenza. Il patriarca per l'Italia, mons. Barnaba El Suriany: «Qualche fedele per paura potrebbe decidere di non venire a messa»

ROMA - Paura, rischio di defezioni, e misure straordinarie di sicurezza. Così, dopo l'attentato di Alessandria d'Egitto costato la vita a 22 cristiani, la comunità copta italiana si prepara alle cerimonie religiose di Natale che, per il calendario alessandrino, cade domani 7 gennaio.

«Proviamo grande tristezza per quello che è successo in Egitto e, dopo i messaggi di Al Qaida che annuncia attentati anche per il nostro Natale, siamo preoccupati», spiega a Tm News il patriarca copto-ortodosso per l'Italia, mons. Barnaba El Suriany. «Qualche fedele per paura potrebbe decidere di non venire a messa, come è già avvenuto in Egitto. Ma le forze dell'ordine italiane già hanno iniziato a presenziare i nostri luoghi di culto e noi abbiamo mandato una lettera di ringraziamento a Questura e Prefettura». Dopo l'attentato i copti romani hanno ricevuto la solidarietà del sindaco Alemanno - che stasera visiterà la comunità - e della segreteria del ministro degli Esteri Franco Frattini.

I copti italiani sono circa 30mila persone, giunti in Italia con l'immigrazione dall'Egitto. «Tale presenza - spiega il Cesnur, Centro Studi sulle Nuove Religioni - ha cominciato a farsi sentire dalla metà degli anni 1970, che hanno segnato anche l'inizio di attività pastorali».

Nei giorni scorsi ha fatto discutere la decisione di Suryany di non volere fedeli musulmani alla manifestazione di solidarietà per i copti che si svolgerà a piazza della Repubblica domenica prossima, 9 gennaio, dalle 14 alle 16. «Non ho detto che non voglio i musulmani», precisa però il vescovo. «Il punto è che la nostra comunità in questo momento vuole vivere da sola il proprio dolore e non vuole fedeli di altre religioni, né musulmani, né ebrei, né cattolici. Se poi, nei giorni prossimi, altre comunità di fede organizzeranno altre manifestazioni di solidarietà, noi saremo contenti di aderire». Al sit-in di domenica sarà presente il sindaco di Roma Gianni Alemanno. La comunità di Roma ha tre chiese (sulla Laurentina, sulla Tiburtina e a Monteverde nuovo).

La messa della vigilia di Natale inizierà questa sera alle 22 e si concluderà dopo mezzanotte. Mons. Suryany ricorda che quello della fine dell'anno non è il primo attentato terroristico ai danni dei copti egiziani. Nel 2001 furono uccise 21 persone e a gennaio dell'anno scorso altri sei ragazzi. «E' successo tutto nel silenzio totale del Governo e delle autorità egiziane. Gli autori non sono stati ancora condannati», denuncia il vescovo copto, che esprime invece apprezzamento per le condanne dell'attentato pronunciate in questi giorni dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e da Papa Benedetto XVI.