12 ottobre 2025
Aggiornato 09:00
Milano

Tassista aggredito: i fermati si sono presentati in Questura

Il Capo della Mobile: «Numerosi testimoni non hanno collaborato»

MILANO - Si sono presentati spontaneamente in Questura a Milano nella tarda mattinata di questa mattina i fratelli Piero e Stefania Citterio e posti subito dopo stato di fermo con l'accusa tentato omicidio aggravato da futili motivi e crudeltà del 45enne tassista Luca Massari, ricoverato in coma farmacologico in ospedale dopo essere stato aggredito domenica scorsa in largo Camillo Caccia Dominioni per aver investito e ucciso il cane della fidanzata di Piero Citterio.
«La dinamica dell'aggressione è tuttora in fase di approfondimento, le testimonianze raccolte fin qui non sono infatti, purtroppo univoche», ha spiegato il capo della squadra mobile meneghina, Alessandro Giuliano, che ha poi sottolineato che «numerose persone che hanno assistito all'aggressione non hanno ancora collaborato con le forze di polizia».

ENTRAMBI INCENSURATI - Secondo l'ipotesi investigativa che ha portato ai fermi risulterebbe che i due Citterio, entrambi incensurati, avrebbero aggredito il tassista a seguito dell'investimento e dell'uccisione del cocker nero. Prima potrebbe essere partita la 28enne commessa Stefania Citterio poi sarebbe intervenuto il suo fidanzato 31nne Morris Michael Ciavarella e subito dopo Piero Citterio.