Pugno dopo lite per la fila in metrò: infermiera in coma
La violenza in pieno giorno al capolinea Anagnina: arrestato un pregiudicato 20enne. La 32enne a terra tra la gente che la evita
ROMA - I carabinieri hanno arrestato un 20enne romano con piccoli precedenti per lesioni che, intorno alle 17 di venerdì scorso, ha mandato in coma un'infermiera di origine romena di 32 anni dopo averla colpita al volto con un pugno per un banale litigio scoppiato all'interno della stazione metropolitana «Anagnina» della Capitale.
DIVERBIO - Secondo quanto ricostruito dai militari della Stazione di Cinecittà, il ragazzo e la donna si trovavano in fila per fare il biglietto, quando tra i due è nato un diverbio sulla precedenza nella coda che si è subito concluso per riaccendersi poco dopo lontano dallo sportello. Il 20enne dalle parole è passato ai fatti prima sputando e poi colpendo violentemente con un pugno il volto dell'infermiera che è caduta all'indietro priva di sensi sbattendo la testa al suolo. Subito soccorsa, la donna è stata trasportata d'urgenza presso il policlinico «Casilino» dove è stata operata per circa 3 ore e mezza per le gravissime lesioni riportate al cranio ed è tuttora in coma.
Il pregiudicato, grazie alla preziosa testimonianza di un passante, è stato arrestato poco distante dai carabinieri di pattuglia in zona insieme con i militari del sesto Reggimento genio pionieri.
DOMICILIARI - E' agli arresti domiciliari da ieri pomeriggio Alessio Burtone, il giovane che ha colpito con un pugno al volto un'infermiera romena, che è in coma al Policlinico Casilino. «Il fatto risale a venerdì - ha spiegato il difensore - Lui è stato in carcere, ma è incensurato, non ha alcun precedente, ed inoltre è stato provocato».
Il gip Sandro Di Lorenzo ha così disposto una attenuazione della misura cautelare. Il pm Antonio Calaresu, titolare delle indagini, procede per il reato di lesioni volontarie gravi. Il video, diffuso oggi, non sarebbe stato visionato dal giudice. «E' una novità», ha spiegato il legale di Burtone, l'avvocato Fabrizio Gallo.
«HO AVUTO PAURA» - Il ragazzo di 20 anni arrestato dopo aver dato un pugno che ha mandato in coma una donna romena dice poche parole «non mi sono reso conto di aver fatto qualcosa del genere, ho avuto tanta paura». Alessio Burtone è ora ai domiciliari e il suo avvocato Fabrizio Gallo sottolinea che non è un pregiudicato, bensì «un bravo ragazzo che lavora», «una famiglia tranquilla» e ricostruisce così l'accaduto: «Ora Alessio è già ai domiciliari. Tutto è avvenuto venerdì alle 16 stava tornando da lavoro, il ragazzo ha avuto un banale diverbio alla biglietteria con la donna che voleva passare per prima.
Poi lei lo ha seguito minacciandolo: 'Non sai chi sono io', 'Noi romeni ti facciamo vedere', 'ti spacco la faccia, ti faccio uscire il sangue dagli occhi'. Quando si è avvicinata lui ha avuto paura che lei avesse un'arma, si è girato per divincolarsi ma poi all'ennesimo insulto le ha dato un pugno». Nel video, si vede uno sputo: «La donna ha sputato per prima, lui le ha sputato a sua volta», spiega l'avvocato.
Gallo sottolinea he il ragazzo non si era «assolutamente reso conto di quello che aveva fatto, lui se ne andato via dopo il pugno, lo hanno fermato subito dopo, un militare, che gli ha detto che la donna era a terra. Ora è impaurito».