4 maggio 2024
Aggiornato 20:30
La tassa della salute

La tassa anti-fumo piace agli under 25

Un sondaggio estemporaneo dell'associazione italiana di oncologia medica su 300 giovani

ROMA - Otto giovani su 10 promuovono la «tassa sulla salute»: un euro in più su ogni pacchetto di sigarette e seduta abbronzante. La proposta, lanciata dall'associazione italiana di oncologia medica (Aiom) dal Congresso Europeo Esmo in corso a Milano, piace agli under 25. Su 300 ragazzi intervistati questa mattina nel capoluogo lombardo con un sondaggio estemporaneo, l'80% si dichiara a favore. A sorpresa, anche molti fumatori.

FONDI PER LA RICERCA - L'incremento di prezzo di un euro, non solo può portare come effetto diretto a un calo di mortalità per tumore del polmone e melanoma, le uniche due neoplasie oggi in crescita nel nostro Paese.
Ma si può anche tradurre in un guadagno minimo di 4,5 miliardi l'anno (tanti sono i pacchetti di sigarette venduti ogni anno in Italia), da reinvestire per potenziare l'assistenza oncologica. «Ogni malato di cancro al polmone costa al sistema 200 mila euro - aggiunge Iacono - una cifra che si potrebbe ridurre investendo di più in prevenzione». E precedenti esperienze internazionali dimostrano come rincarare il costo del «vizio» sia la maniera più efficace per ridurre il numero di chi vi «cede».

CONFERME - Dal Congresso, che riunisce oltre 15.000 esperti, giungono conferme sulla pericolosità del fumo, responsabile del 30% del totale delle neoplasie e delle lampade solari, ormai considerate dalla comunità scientifica sicuri agenti cancerogeni.