19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Rifiuti

Molotov, Digos: a rischio incolumità agenti e autisti

A Terzigno trovate "vere e proprie armi per attacco massiccio"

NAPOLI, 3 ott  - Le 12 molotov ritrovate a Terzigno sono "vere e proprie armi", costruite per un vero e proprio "attacco massiccio", tale da "mettere a serio rischio l'incolumità personale degli agenti della scorta che gli autisti degli autocompattatori diretti in discarica", hanno spiegato in conferenza stampa alla questura di Napoli il dirigente del commissariato di San Giuseppe Vesuviano Maria Rosaria Napolitano e il capo della digos Filippo Bonfiglio.

Durante gli scontri di questi ultimi giorni, hanno ricordato in questura, sono stati feriti quattro agenti, due funzionari di polizia e due carabinieri in servizio di scorta agli autocompattatori diretti alla discarica di Terzigno, feriti durante tafferugli e sassaiole. Gli attacchi ai camion i sono divisi in due fasi: in un primo momento gli assalitori facevano scendere gli autisti dai camion e si limitavano a danneggiare i mezzi, in una seconda fase, dopo che i camion sono stati messi sotto scorta - spiegano ancora in questura - si è passati a "veri e propria attacchi" con il lancio di bottiglie incendiarie, che hanno distrutto almeno tre mezzi la scorsa settimana.

Secondo le indagini, le bottiglie ritrovate dovevano esser usate la sera di venerdì, sera in cui i cittadini avevano organizzato una manifestazione pacifica anti-discarica e hanno attraversato le strade principali di Boscoreale e Terzigno, arrivando fino all'ingresso della discarica, e passando anche da via Zabatta, dove erano posizionate le 12 molotov. La preoccupazione degli investigatori è che il piano fosse stato quello di utilizzarle proprio durante la manifestazione, colpendo non solo agenti e autocompattatori.