2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Milano

2 morti e 7 intossicati dal monossido di carbonio

Malfunzionamento di una canna fumaria comune di un palazzo di in piazza Gobetti 8, quartiere Città Studi

MILANO - E' di due morti, una 45enne polacca e un 46enne italiano e sette intossicati, di cui tre gravi in camera iperbarica, il bilancio di esalazioni di monossido di carbonio che hanno interessato un intero stabile in piazza Gobetti 8, in zona Città Studi a Milano. Il palazzo è stato evacuato, sul posto gli ispettori dei vigili del fuoco stanno conducendo i sopralluoghi per capire la causa della fuga di gas.
Le vittime, il 46enne italiano e la donna polacca 46enne abitavano nello stesso appartamento al primo piano. I tre intossicati più gravi che sono sottoposti a trattamento in camera iperbarica all'ospedale Niguarda sono una ragazza di 30 anni, un ragazzo di 28 anni, e un'anziana di74 anni, le cui condizioni sono le più serie.

A chiamare il 113 è stata la figlia della signora stamattina, dicendo che la madre non si sentiva bene - spiega la questura di Milano - la polizia ha girato la chiamata al 118 che è intervenuto. La prima chiamata di soccorso è arrivata alle 6.52, per malore con sintomi gastrointestinali - spiega l'Areu - così è stata mandata la prima ambulanza. Alle 8.25 è arrivata però la seconda chiamata di soccorso proveniente dallo stesso indirizzo medesimo indirizzo, così poco dopo si è chiarito la causa dei malori: intossicazione da monossido e dato che tutto il palazzo era coinvolto è stata dichiarata dai sanitari la maxiemergenza, con l'intervento di altre ambulanze e della polizia.

LaLa polizia è intervenuta insieme ai vigili del fuoco, nel palazzo, costruito negli anni quaranta, sei piani, tre appartamenti per ogni piano, non rispondeva quasi nessuno. Così molte delle porte - spiegano gli agenti - sono state forzate per soccorrere gli inquilini. Il bilancio definitivo dei soccorritori conta 2 morti, 7 persone inviate in codice giallo in ospedale, di cui le prime due inviate al Policlinico Città Studi, 3 più gravi al Niguarda, 2 donne al San Raffaele, mentre per altre 3 persone, dopo la valutazione del medico del 118, non è stata necessaria l'ospedalizzazione.

I tre intossicati più gravi sono stati sottoposti al trattamento in camera iperbarica al Niguarda, dato che i primi esami riscontravano percentuali di monossido di carbonio superiori al 30%. I primi 4 soccorritori del 118 intervenuti, quando ancora non era stato dato l'allarme monossido, sono stati valutati al pronto soccorso del Niguarda e poi dimessi perchè gli accertamenti sono risultati negativi. Alle 11.55 è stat così dichiarata chiusa la maxiemergenza, spiega l'Areu.

Secondo le prime ipotesi dei vigili del fuoco la perdita potrebbe essere derivata da alcuni tubi del gas sul tetto, ma nell'appartamento al primo piano, dove sono decedute due persone, sono stati trovati aperti due rubinetti dell'acqua: ieri sera nella zona per due ore è mancata l'acqua, ed è possibile che quando nella notte è ritornata, con i rubinetti lasciati aperti, si sia prodotta una perdita di gas, dato che lo scaldabagno nell'appartamento non risulta a norma. Ma si tratta al momento solo dei prime ipotesi e sul posto sono arrivati gli ispettori del vigili del fuoco per condurre i sopralluoghi nel palazzo, che è stato completamente evacuato, e accertare la causa delle esalazioni. p>