26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Politica & Giustizia

Monito Napolitano sulla riforma, ma Berlusconi attacca i PM

Il Premier chiede una commissione d'inchiesta sulle Toghe. Colle: «Le contingenze non influenzino»

ROMA - Il presidente della Repubblica chiede una «riforma organica» della giustizia «scevra dalle contingenze», quello del Consiglio, invece, attacca giudici e pm e vorrebbe una commissione parlamentare d'inchiesta per accertare se per caso tra le toghe non via sia un disegno eversivo per rovesciarlo. Nel mezzo, il presidente del Senato suggerisce che la riforma va fatta «in tempi rapidi», gli avvocati si dicono «stanchi degli annunci» e spingono perchè si cominci a lavorare davvero e l'Associazione nazionale magistrati sostiene che l'atteggiamento di Berlusconi, con «le sue provocazioni e i suoi insulti», ormai è «assurdo» e «alimenta le tensioni».

Non sono passate nemmeno 24 ore dai discorsi alle Camere del premier, nei quali ha chiesto e ottenuto la fiducia della maggioranza sottolineando la necessità di una «riforma organica della giustizia», che già i buoni propositi (per l'opposizione il «silenzio assordante«) del premier e il possibile cessate il fuoco tra palazzo Chigi e il Palazzaccio (sede dell'Anm) sono andati a pallino. Il premier infatti ha incontrato sotto casa un gruppo di supporters e si è sfogato sulle persecuzioni giudiziarie di cui è fatta «quotidianamente oggetto la sua persona» e di cui sono a rischio «tutti i cittadini», mentre i magistrati, una volta sentite su Repubblica Tv le parole del premier, hanno deciso di rompere il silenzio e replicare spiegando che «non se ne può più» di questi continui e «deliranti» attacchi.