2 maggio 2024
Aggiornato 20:30
Religione & Società

Famiglia, il Vaticano prepara un vademecum

La Chiesa di Milano pensa al Sud del Mondo. Mons. De Scalzi: «Accogliere a Milano soprattutto le famiglie povere»

CITTÀ DEL VATICANO - Il Vaticano prepara un vademecum su fidanzati e famiglie, in vista dell'incontro mondiale per la famiglia che si svolgerà in presenza del Papa a Milano, dal 30 maggio al 3 giugno 2012, e la diocesi di Milano punta a dare un particolare all'accoglienza delle famiglie povere del sud del mondo.
La sala stampa della Santa Sede ha diffuso oggi una lettera del Papa in vista dell'appuntamento, che sarà dedicato al tema 'la famiglia: il lavoro e la festa'. «Il lavoro e la festa - ha puntualizzato il cardinale Ennio Antonelli - sono da considerare non come problematiche a se stanti e in tutta la loro ampiezza, ma solo in relazione alla famiglia, in quanto influiscono fortemente sulla vita di essa». Il presidente del Pontificio consiglio per la famiglia ha poi allargato il discorso quando ha affermato: «La famiglia a sua volta è privatizzata e ridotta a luogo di affetti e di gratificazione individuale; non riceve adeguato sostegno culturale, giuridico, economico, politico; subisce il pesante condizionamento di complesse dinamiche disgregatrici, tra le quali hanno un'incidenza, tutt'altro che trascurabile, l'organizzazione del lavoro e lo scadimento della festa a 'tempo libero'».

InIn tempo per l'happening di Milano il dicastero vaticano pubblicherà un già annunciato vademecum per fidanzati e famiglie. Antonelli, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha precisato che il documento tratterà da un punto di vista dell'insegnamento cattolico i vari temi della vita di coppia (ad esempio dialogo, preghiera, uso del denaro), ma sarà destinato non alle coppie ma ai vescovi, che lo dovranno poi tradurre in indicazioni concrete per i consigli diocesani per la pastorale famigliare. Il vescovo ausiliare di Milano incaricato da Tettamanzi di curare l'incontro delle famiglie, mons. Erminio De Scalzi, ha spiegato che l'appuntamento rappresenta «un grande onore e un forte stimolo ad impegnarci sempre più nel segno dell'attenzione pastorale alle famiglie, con uno sguardo aperto alla mondialità». Il presule ha riecheggiato la lettera del Papa quando ha spiegato che «la tradizionale laboriosità ambrosiana può correre il rischio di porre il lavoro e la professione al centro della vita sacrificando la festa». Mons. De Scalzi ha spiegato che la diocesi milanese proporrà «un ulteriore livello di riflessione in merito alle problematiche economiche e agli stili di vita - spesso insostenibili - cui la società del consumo ci spinge. Al riguardo credo che sarebbe significativo - ha detto il vescovo - se riuscissimo ad accogliere a Milano soprattutto le famiglie povere del Sud del mondo». Alla conferenza stampa in Vaticano, hanno presentato l'incontro delle famiglie, oltre ad Antonelli, De Scalzi e il portavoce vaticano Federico Lombardi, mons. Jean Laffitte, segretario del Pontificio consiglio per la famiglia, mons. Carlos Simon Vazquez e padre Gianfranco Grieco, rispettivamente sotto-segretario e capo ufficio dello stesso dicastero, don Davide Milani, responsabile delle comunicazioni sociali dell'arcidiocesi di Milano. Ai giornalisti che esprimevano le loro perplessità per l'assenza di una coppia sposata alla presentazione di un appuntamento sulle famiglie, il cardinale Antonelli ha replicato spiegando: «Questo ancora non è il convegno ma solo il suo annuncio, e possiamo farlo anche noi sacerdoti».