2 maggio 2024
Aggiornato 16:00
Il caso Rom

Parroco di Roma: attenzione al racket degli immigrati

A lanciare l'allarme è Padre Lucio Boldrin: «La carità non è per tutti. Distinguere tra le persone»

ROMA - La carità non è per tutti, occorre «distinguere tra gli immigrati per bene e coloro che creano un racket di delinquenza e di prostituzione». A lanciare l'allarme è padre Lucio Boldrin, originario di Verona ma da molti anni a Roma, della Congregazione degli Stimmatini, parroco della Trinità di Villa Chigi, nel quartiere africano di Roma. Lui, di rom, ne vede tanti. E il problema gli sta a cuore. Tanto che qualche giorno fa, durante l'incontro dei parroci romani con il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, ne ha voluto parlare davanti a tutti, sollevando il problema.

«In questo momento in cui si sta cavalcando l'onda dei rom che vengono visti come perseguitati ovunque - dice padre Lucio in una intervista ad Apcom - c'è il rischio che questa situazione sia una realtà politicizzata e come tale non tenga presente dell'oggettività della situazione. Non si può assolutamente fare di un'erba un fascio ma è estremamente importante sottolineare che la realtà delinquenziale che troviamo tra i rom esiste e non possiamo fare finta di niente. Non possiamo per questo dimenticare che esistono anche altri poveri, che talvolta hanno una dignità o una vergogna, con la quale si mettono meno in evidenza. Al cardinale - prosegue il parroco - ho voluto sottolineare in modo particolare la necessità che abbiamo di aiutare i rom creando un distinguo tra chi veramente ha bisogno e chi ne sta approfittando, visto che purtroppo esiste sempre più un racket che guida queste persone chiamate a raccogliere soldi».