20 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Aperta inchiesta

Messina, nuova lite in sala parto: neonato in coma

Diversità di vedute sulla scelta tra parto naturale e taglio cesareo. È accaduto all'ospedale «Papardo»

MESSINA - Nuova lite in sala parto a Messina, questa volta all'ospedale Papardo, dove un bimbo è venuto alla luce in ritardo forse a causa di un diverbio tra due sanitari ed ora è ricoverato in coma farmacologico al Policlinico dove, meno di un mese fa, si è verificata la prima rissa.
Sulla vicenda indagano i carabinieri sulla base delle dichiarazioni rese dai genitori del bambino, secondo i quali i sanitari avrebbero avuto uno scontro sulle modalità di parto cui sottoporre la puerpera che stavano assistendo. I ritardi derivanti dalla lite si sarebbero tradotti in una serie di complicazioni per il neonato, che adesso è in coma.
In particolare i militari stanno cercando di capire se effettivamente ci sia stata una correlazione fra il diverbio sorto tra i ginecologi e il ritardo con cui il bimbo è venuto alla luce. Quattro ore che potrebbero aver determinato una mancata ossigenazione del cervello.

«NESSUN DIVERBIO» - Il presidente dell'Ordine dei medici di Messina, Giacomo Caudo, dopo avere contattato il primario di ginecologia dell'ospedale Papardo, assicura invece che «i colleghi non hanno avuto nessun diverbio in sala parto». La notizia della nuova presunta lite tra ginecologi, a tre settimane da quella avvenuta al policlinico di Messina, era emersa a seguito della denuncia presentata da due coniugi messinesi, che avevano dichiarato come la divergenza tra i sanitari sulla modalità del parto, avrebbero causato un ritardo nella nascita del loro bambino.

ORLANDO - Dopo la nuova tragedia in sala parto a Messina, il presidente della Commissione errori sanitari Leoluca Orlando annuncia che una delegazione della Commissione si recherà il prossimo 4 ottobre a Messina per far visita al Policlinico e all'ospedale Papardo, per «verificare il contesto in cui sono maturati una serie di sospetti casi di malasanità in poche settimane». Nel frattempo la commissione invierà una richiesta di relazione all'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, per chiedere una relazione su quanto accaduto e sollecitare l'adozione di un provvedimento sanzionatorio e cautelare nei confronti dei responsabili.
«Le strutture sanitarie della città di Messina, per l'irresponsabile comportamento di alcuni e per la mancanza di efficienza sotto il profilo organizzativo, sono diventate simbolo della malasanità in Italia», così il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha commentato quanto accaduto presso l'ospedale Papardo dove un diverbio fra un ginecologo e il primario del reparto di ostetricia avrebbe ritardato il parto procurando una mancanza di ossigenazione al piccolo, ora ricoverato in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina.

MARINO: «SONO ALLIBITO» - Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale ha annunciato di aver disposto l'invio dei Nas a Messina, dove è stato denunciato un altro caso di lite in sala parto, questa volta all'ospedale Papardo, e un neonato è ora in coma, ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina.
«In un mese due liti tra medici, due vite compromesse e due madri traumatizzate e sofferenti nella stessa città. Le notizie che arrivano dall'ospedale 'Papardo' di Messina mi lasciano allibito e scioccato», ha commentato Marino, spiegando: «Ho già avviato un'ulteriore istruttoria attraverso i carabinieri appartenenti al nucleo Nas della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale: i documenti che ne deriveranno andranno ad aggiungersi agli atti acquisiti dopo le tragiche vicende del Policlinico di Messina e di Policoro, Piove di Sacco e Reggio Emilia».