3 ottobre 2025
Aggiornato 08:30
Russia

A Mosca il caldo anomalo e lo smog hanno ucciso 11.000 persone

Nell'estate torrida aumentati del 60% i decessi. Ma per ora non si parla di conseguenze

MOSCA - L'estate torrida senza precedenti - accompagnata dalle emissioni di monossido di carbonio prodotte dagli incendi nelle torbiere - ha ucciso a Mosca quest'estate 11.000 persone. La protezione civile parla inoltre di un aumento del 60% in luglio-agosto dei decessi nella capitale russa.
Ormai è uso dire a Mosca: «dopo quest'estate, non ci spaventa più nulla». E di un aumento dei morti in città si era iniziato a parlare già dalla fine di giugno. Inizialmente la prima ondata era dovuta a imprudenze compiute da improvvisati bagnanti che cercavano - spesso ubriachi - refrigerio nei bacini d'acqua e nelle fontane. Dalla seconda metà di luglio tuttavia il fenomeno preponderante era l'aria irrespirabile e le temperature torride alle quali la popolazione non è abituata.

L'allarme da settembre sembra sospeso. Tuttora però le autorità non si pronunciano sulle reali conseguenze della permanenza nell'aria delle emissioni e proprio in questo mese si è registrato un incremento delle malattie alle vie respiratorie e cardiovascolari. Anche sul numero dei morti nei mesi scorsi, le autorità non avevano fatto parola sinora.
Nel mese di agosto, sono stati 15.016 i decessi, 8905 in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. A tale cifra vanno aggiunti i 4.824 morti in eccesso di luglio.