24 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Treviso

David ucciso per l'eredità da sicari pagati dalla moglie

In 24 ore risolto l'omicidio del 71enne di Conegliano: 4 gli arresti

TREVISO - I soldi dell'eredità: c'è il più banale dei moventi dietro l'assassinio del 71enne Eliseo David, ucciso intorno all'1 del mattino di giovedì scorso nel letto della sua villetta di via delle Acacie 12 nel quartiere Campolongo di Conegliano Veneto, in provincia di Treviso. In meno di 24 ore gli investigatori della Squadra Mobile hanno così risolto un caso di omicidio premeditato, malamente mascherato da un tentativo di rapina finito in tragedia.

Lo ha confessato Laura De Nardo la moglie di dieci anni più giovane di David, al termine di un lungo interrogatorio davanti al Pm Barbara Sabattini e ai vertici della Questura di Treviso nel corso del quale ha spiegato di aver pianificato l'omicidio del marito «che non sopportava più» e di averlo commissionato al a un conoscente, il 36enne trevigiano disoccupato e incensurato Ivan Marin, che avrebbe a sua volta coinvolto il 48enne Gennaro Geremia, pregiudicato di origine campana, in cambio della promessa di un compenso di 200mila euro.
Nella tarda serata di mercoledì scorso, i due balordi vengono fatti entrare nella villetta dalla De Nardo e aggrediscono il 71enne che sta dormendo, gli mettono in bocca uno straccio imbevuto di solvente e poi glielo lo premono con un cuscino fino a farlo soffocare.

Quindi simulano un po' goffamente una rapina: prendono qualche monile in oro e gli orologi da un cassetto e legano con del nastro adesivo mani e piedi della donna e spariscono. La donna gli da il tempo di fuggire e poi grida, svegliando Sally, la figlia 40enne (nata dalla relazione con il precedente marito della donna, morto annegato), che la libera e chiama la polizia.

Bastano però i primi accertamenti, i primi rilievi, per far sorgere agli investigatori pesanti dubbi sulla dinamica dell'aggressione da parte di un gruppo di rapinatori raccontata dalla De Nardo. Più gli agenti approfondiscono e più la testimonianza della moglie della vittima non torna e le incongruenze diventano palesi, così viene deciso di ascoltarla nuovamente e di chiederle conto di un racconto che proprio non fila. La donna, resiste per un po', poi crolla e confessa tutto con grande lucidità.

InInsieme con la De Nardo, Marin e Geremia, accusati di omicidio volontario premeditato in concorso, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato anche il 29enne incensurato Mirko Della Giustina per il reato di favoreggiamento nell'omicidio (per essersi occupato di aver fatto sparire i guanti e degli stracci utilizzati dai killer) e per quello di ricettazione per aver ricevuto e rivenduto i preziosi sottratti nell'abitazione.