3 ottobre 2025
Aggiornato 13:00
Inchiesta «P3»

La Procura smentisce di voler ascoltare Berlusconi

I Pm romani: «La pubblicazione, illegittima, dei verbali danneggia gravemente l'inchiesta»

ROMA - La notizia di una prossima audizione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da parte della Procura di Roma nell'inchiesta sulla cosiddetta P3 viene smentita perché «infondata» da un comunicato diffuso dal Procuratore Capo di Roma Giovanni Ferrara insieme all'aggiunto Giancarlo Capaldo.

La procura di Roma, in riferimento alle notizie diffuse da alcune testate giornalistiche secondo cui nell'ambito dell'inchiesta denominata 'P3' dai mezzi di comunicazione potrebbe essere sentito come persona informata sui fatti il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi -scrivono i Pm romani- segnala come tale notizia sia del tutto infondata e frutto di mere illazioni giornalistiche».
Nello stesso tempo - proseguono i Magistrati - la Procura di Roma non può non rilevare l'assoluta gravità, per il serio nocumento alle indagini, della illegittima diffusione del verbale di interrogatorio reso i1 19 agosto scorso dall'indagato Arcangelo Martino, e la ferma intenzione di accertare le relative responsabilità penali. La procura di Roma continua a svolgere il suo ruolo con la consueta serietà e determinazione e senza alcun pregiudizio».

DI PIETRO - «Berlusconi non ha alcun legame con la P3, è la testa della P3». Così il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, risponde ai giornalisti alla festa del Fatto Quotidiano che gli chiedevano degli eventuali rapporti tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e quella che lui stesso definisce «piovra politica». «Abbiamo sempre ragionato sui coinvolgimenti delle varie parti di questa piovra politica - continua Di Pietro - ma a capo di essa c'è proprio lui».
Berlusconi, secondo Di Pietro, ha preferito scegliere la cosiddetta «terza soluzione». Anziché fare «come quegli imprenditori che un tempo si davano alla fuga» o ad altri che «facevano i pentiti processuali», Berlusconi, aggiunge Di Pietro, «ha scelto di fare politica per conseguire l'impunità. E, innamoratosi di questo - conclude il leader Idv - ora sta usando la politica anche per continuare a farsi gli affari suoi, come dimostrano le tante leggi in conflitto d'interesse».