La Lega archivia il ddl Carfagna: aprire centri dell'eros
Carolina Lussana a KlausCondicio: «Cooperative sotto controllo dei Comuni soggette al fisco»
ROMA - La Lega considera «archiviato» il ddl sulla prostituzione del ministro per le Pari opportunità Mara Cargana che considera troppo «buonista» e propone l'apertura di «centri dell'eros», affidati a cooperative di chi esercita la prostituzione sotto il controllo, con possibilità di devolvere i dovuti contributi fiscali a scopi di pubblica utilità sociale. Lo spiega la Vicepresidente dei deputati deel Carroccio Carolina Lussana a KlausCondicio, il programma tv condotto da Klaus Davi in onda su You Tube.
«Noi -dice Lussana - diciamo si al divieto della prostituzione in strada» ma «proponiamo l'apertura di eros center, dove venga consentito l'esercizio della prostituzione e avvengano controlli sanitari e dove le belle di giorno paghino le tasse. I soldi che si potrebbero ricavare dall'esercizio della prostituzione da parte di transessuali, donne e uomini potrebbero essere destinati a scopi socialmente utili. Magari anche a combattere la tratta o a tutela delle prostitute stesse, quindi in sanità e sicurezza ad esempi».
«Pensiamo - spiega ancora la dirigente del Carroccio- che inizialmente questi centri dell'eros possano essere autogestiti dalle cooperative delle prostitute stesse e che poi eventualmente, come accade in Germania ad esempio, ci siano forme di gestione che prendano in considerazione il controllo dei comuni.
«Il ddl Carfagna sulla prostituzione - argomenta Lussana - è inapplicabile, anche se la parte che vuole togliere le prostitute dalle strade è encomiabile. Troppo volte ci si approccia a certi temi per eccessivo buonismo e col buonismo si fanno solo enormi danni. Come donna posso anche condannare la prostituzione e la compravendita del corpo femminile, a parte che ormai il fenomeno dilaga anche fra gli uomini. Al di la del giudizio morale , la prostituzione è il mestiere più antico del mondo allora occorre distinguere tra prostituzione libera, chi sceglie volontariamente di prostituirsi, che va regolamentata e quella coatta che si traduce in tratta e sfruttamento contro cui bisogna essere dure.
Se esistessero forme di controllo della prostituzione sarebbero sicuramente più contenuti fenomeni come lo spaccio e la distribuzione di droga da parte di viados, come dimostrato recentemente dai due fatti di cronaca che hanno riguardato Marrazzo e quello di Roma«