Palamara: troppe strumentalizzazioni delle inchieste
Il Presidente dell'ANM: «Prima affrontiamo l'arretrato, poi parliamo di assetti»
ROMA - «Tangentopoli ha portato un'alterazione dei rapporti tra politica e magistratura» e con l'introduzione del nuovo codice di Procedura Penale «si è inteso esaltare l'indagine preliminare, strumentalizzandola a fini politici. Strumentalizzare le inchieste dei giudici, attaccando loro delle etichette in base alle inchieste che fanno»: questo uno dei principali problemi della giustizia secondo il presidente dell'Anm, Luca Palamara, che, parlando a Cominciamo bene estate, su Rai 3, ha spiegato che «le cause dei malfunzionamenti del sistema giudiziario sono molteplici».
«PRIMA FAR FUNZIONARE LA GIUSTIZIA» - «In primo luogo - ha spiegato Palamara - c'è un eccessivo tasso di litigiosità in Italia, poi ci sono delle disfunzioni organiche, con l'organizzazione degli uffici giudiziari risale all'Ottocento e ci sono un sacco di tribunali inutili. Inoltre, il nostro sistema è eccessivamente burocratico. Poi, va detto che molti tribunali non funzionano: c'è troppo squilibrio tra magistrati giudicanti e requirenti, il sistema della giustizia civile è troppo lento, con un pesantissimo debito che abbiamo sulle spalle, un arretrato di 5 milioni di processi civili e 4 milioni di processi penali. Per prima cosa - ha concluso Palamara - dobbiamo affrontare il funzionamento della giustizia, poi ci si può dedicare ai rapporti tra politica e giustizia e all'assetto istituzionale».