16 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Lite in sala parto

Moige: a Messina episodio grave

«Sintomo di un disagio più ampio che vivono le mamme negli ospedali italiani»

MESSINA - «Il caso di malasanità siciliano è un episodio gravissimo che dimostra ancora una volta quanto sia diventato difficile per le donne italiane avere un parto naturale, spesso scavalcato dal parto cesareo non per motivazioni sanitarie ma per cause esclusivamente economiche» afferma Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige - Movimento Italiano Genitori.

Prosegue la presidente: «Secondo gli ultimi dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità, infatti, l’Italia presenta a livello europeo la più alta percentuale di cesarei arrivando nel 2008 al 38% di nascite con parto cesareo e questo può far capire la diffusione del fenomeno».

«L’episodio di Messina» continua Maria Rita Munizzi «ha però superato ogni limite, arrivando a mettere a rischio la vita della partoriente e del bambino, una situazione che non deve assolutamente ripetersi. Questo è solo l’ultimo di altri casi di malasanità avvenuti nei reparti di ostetricia tra cui si annovera anche il rapimento del neonato di Nocera Inferiore nel giugno 2010, tutti segni di una scarsa attenzione nella gestione di questi reparti e di un disagio costante vissuto dalle famiglie, in particolare dalle mamme».

Conclude: «Auspichiamo in tal senso l’intervento delle autorità e degli organi competenti per far luce sul caso siciliano ed evitare il nascere di episodi simili, oltre che delle azioni concrete per strutturare diversamente l’amministrazione dei reparti di ostetricia».