19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Al policlinico di Messina

Lite tra medici in sala parto: gravissimi mamma e bimbo

Danni permanenti per la donna, che ha perso l'utero, e per il piccolo, che ha avuto due crisi cardiache e danni cerebrali

MESSINA - Un gravissimo incidente che ha dell'incredibile al policlinico di Messina: potrebbe essere stato un diverbio sorto tra due medici in servizio in quel momento nella sala parto del Policlinico e la conseguente disattenzione nei confronti della puerpera che stavano assistendo, a causare le gravi complicazioni che hanno portato un neonato a subire due arresti cardiaci, con probabili danni cerebrali e la mamma a subire l'asportazione dell'utero.

A denunciare l'accaduto è stato il marito della donna, che ai carabinieri della città dello Stretto ha raccontato come due giorni fa abbia accompagnato la moglie, di 30 anni, al nosocomio Messinese per dare alla luce il figlio, con un parto che avrebbe dovuto svolgersi in modo naturale.
Durante le normali procedure in sala parto, però, secondo la versione fornita dall'uomo, sarebbe scoppiata una lite tra due sanitari che non si sarebbero - secondo l'uomo - dunque accorti in tempo del sopraggiungere di alcune complicazioni. Solo successivamente la donna è stata sottoposta ad un taglio cesareo che, oltre a causare due arresti cardiaci e danni cerebrali al neonato, ha determinato anche un'emorragia alla donna, risolta con l'asportazione totale dell'utero. Il bambino attualmente è ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Policlinico di Messina. La Procura, intanto, ha aperto un'inchiesta. «Sebbene ancora non ci siano riscontri oggettivi al racconto fornito dall'uomo - fanno sapere i militari dell'Arma incaricati delle indagini -, stiamo cercando di capire se effettivamente la lite tra i due sanitari sia direttamente connessa con le complicazioni e i danni subiti dalla moglie e dal bambino».

Sospesi dall'attività - «Siamo molto rammaricati, ho sospeso i due medici dall'attività ambulatoriale». Lo dice il prof. Domenico Granese, direttore dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia del Policlinico di Messina, che però esclude un nesso tra quanto accaduto e le condizioni della paziente e del neonato. «Ho inviato - prosegue Granese - una lettera alla direzione sanitaria per comunicare la sospensione dei medici che torneranno al lavoro solo quando la direzione lo riterrà opportuno». Per Granese «quello che hanno fatto è grave, ma ci tengo a precisare che la donna è stata male non per la lite o per un eventuale ritardo negli interventi da parte dei medici». «Tutto si è svolto regolarmente - assicura il direttore del reparto di ginecologia - L'intervento dei sanitari visto le complicazioni della donna è stato tempestivo. Non c'è alcun rapporto tra la lite e le complicazioni della donna che sono sorte a prescindere da quello che è accaduto». Tuttavia sono stati sospesi: «Il loro comportamento è stato comunque inqualificabile. Come si fa a prendersi a pugni in un reparto di ospedale?».