27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
La crisi nel centrodestra

Maroni: il progetto per sostituire il premier è legittimo

Il Ministro dell'Interno: «Ma a me e alla Lega non piace e lo contrasteremo»

ROMA - «Non è un complotto» ma un «progetto politicamente legittimo» per «sostituire Berlusconi». E' comunque una iniziativa fatta alla luce del sole «contro la democrazia». Per questo il ministro dell'Interno Roberto Maroni la contrasterà perché «sa di palazzo romano».

«Non c'è un complotto, ma un progetto che a me non piace - precisa Maroni dal Meeting di Cl di Rimini -. Un progetto sostenuto da molti, di sostituire o concludere il lungo e utile periodo di guida del berlusconismo e sostituirlo con qualche altra cosa». «E' un progetto legittimo - insiste -, non vedo società segrete che si mettono a complottare in qualche scantinato, viene scritto sui giornali»; per esempio quando si dice 'facciamo un grande governo che metta dentro tutti contro Berlusconi' o 'l'importante prima la lotta di liberazione poi si vedrà' oppure 'mettiamolo fuori lui e la Lega, facciamo un governo tecnico per cambiare la legge elettorale e per cambiare tutte le regole'. Mi sembra un progetto legittimo politicamente parlando, che non tiene conto del sistema di democrazia reale che c'è oggi, e che a me non piace e tendo a contrastare».
«Io e la Lega - aggiunge Maroni - siamo contrari a questo progetto. Riteniamo che siccome la sovranità appartiene al popolo se cade una maggioranza si debba tornare a votare e non è accettabile che chi ha perso le elezioni governi, perché questo è il contrario della democrazia. Sa molto di palazzo romano e poco di democrazia e contrasterò un progetto che sia volto a cambiare queste regole».