Prostituzione, un mercato che non conosce crisi
Il sesso low cost in mano ai cinesi, tornano anche le case chiuse. Aumento dal 25% al 40% negli ultimi due anni
ROMA - Sesso a pagamento, un mercato che non conosce crisi, anzi, a causa delle 'crociate' contro la prostituzione sulle strade, i prezzi delle prestazioni nell'ultimo anno sono lievitati anche fino al 40% e il 'mestiere', che oggi sfrutta anche le nuove tecnologie, si esercita anche nelle case chiuse e nei centri massaggi. E' quanto emerge da una indagine a campione del Codacons, realizzata con 1500 interviste telefoniche e 230 chiamate ad annunci di accompagnatrici e centri massaggi, sui nuovi modi e costi della prostituzione in tre delle maggiori città italiane, Milano, Roma e Napoli. E si scopre che le tariffe della prostituzione, già aumentate quasi del 150% con l'introduzione dell'euro, hanno registrato nelle tre città prese in esame un aumento medio tra il 25% e il 40% negli ultimi due anni.
Il mercato del sesso a pagamento è in forte evoluzione: le nuove tecnologie (connessioni a banda larga, web-cam, internet sui telefonini) e alcune nuove leggi locali lo hanno trasformato: gli annunci cartacei lasciano il campo agli annunci on-line con foto, e qualche volta video di presentazione e cambiano anche le location. La cacciata dalle strada messa in atto, o minacciata, da alcune amministrazioni locali, ha fatto tornare di gran moda ricevere i clienti con discrezione in casa e ha contribuito al proliferare dei 'centri massaggi'.
Il 'settore' è stato preso d'assalto dalla prostituzione cinese: il 40% delle 'offerte' è rappresentato da donne cinesi, solo il 25% da italiane. Nel 20% dei casi si tratta di donne provenienti dall'est, nel 12% sudamericane e nel restante 3% di altre nazionalità. Sono soprattutto Roma e Milano a sancire il primato delle donne con gli occhi a mandorla, mentre a Napoli prevalgono ancora, seppur di poco, gli annunci di italiane. L'ascesa delle prostitute cinesi, quasi sempre donne tra i trenta e i quaranta anni, che applicano delle tariffe davvero concorrenziali, stanno dando nuova linfa al mercato. Le «operaie» cinesi del sesso, meno avvenenti delle colleghe dell'est e meno curate di chi riceve in appartamento, hanno dalla loro la dedizione al lavoro e un'organizzazione del business studiata ed efficiente.
QUANTO COSTA UNA PRESTAZIONE?
In media, considerando le tre città prese in esame, molto diverse tra loro quanto a gusti e abitudini, si va dai 30/40 euro per una «sveltina» con una orientale in un bugigattolo travestito da centro massaggi in periferia e con la stessa cifra si abbordano le ragazze dell'est rimaste ancora in strada e si consuma in macchina. Con 50/60 euro si ottiene, invece, un ambiente un po' più decoroso ma sempre con solo mezzora a disposizione con orientali o ragazze dell'est. Si sale a 100/150 euro se si preferisce un'italiana o una sudamericana, con le quali intrattenersi più a lungo in appartamento.
Le tariffe dei presunti centri massaggi, vanno maggiorate del 50% per avere a disposizione tre quarti d'ora e del 100% per poter fare qualche «giochino», previo accordo, con la ragazza. Per portarsi a casa una delle poche che ancora si prostituiscono in strada si deve pagare il doppio del prezzo e obbligatoriamente poi riaccompagnarla sul posto di lavoro una volta finita la prestazione.
Ma è quando si decide di varcare la soglia di un appartamento di un'italiana, o di una sudamericana, che si deve mettere in conto il rischio di spendere quasi un intero stipendio. Infatti, in queste alcove d'amore tutto ciò che va oltre una normale prestazione sessuale sul letto fa lievitare la tariffe: 20% in più per consumare la prestazione in un posto della casa insolito e scomodo per chi vi ospita, 30% per fare la doccia in sua compagnia, 50% per la seconda prestazione (e 25% per le successive), 100% per ogni «giochino» fino a 500 euro per l'intera notte, previo accordo numero fisso di atti sessuali.
CHI SONO I CLIENTI
Possono essere divisi in tre fasce di età: il 25% ha tra i diciotto e i venticinque anni, il 45% tra i venticinque e i cinquant'anni e il 30% oltre i cinquanta. Gli ultracinquantenni prediligono andare a trovare le professioniste nei loro appartamenti, mentre sempre più giovani, prima attratti dal richiamo della strada, stanno scoprendo i piaceri dei centri massaggi.