Cresce la paura di furti e aggressioni tra donne italiane
Ricerca della Fondazione Hruby: «18,3% terrorizzato, per il 16% sono aumentati i rischi»
ROMA - Sempre più insicure e sempre più impaurite anche alla luce dei nuovi drammatici episodi di reati violenti commessi di recente contro le donne. Così si sono definite le italiane intervistate per la seconda edizione della ricerca «Le donne e la sicurezza» commissionata dalla Fondazione Enzo Hruby, la prima fondazione italiana per la security, ad Astra Ricerche.
Dopo la prima indagine demoscopica effettuata nel 2008 sul rapporto tra la criminalità e il mondo femminile, confluita nel volume «Le donne e la sicurezza» edito dalla Fondazione Enzo Hruby e scritto da Paola Guidi, l'aggiornamento ha rivelato che oltre la metà della popolazione femminile ha visto crescere le minacce. E addirittura il 18,3% ne è terrorizzata. «A spaventare di più non sono come due anni fa soprattutto i reati predatori come i furti- rivela Carlo Hruby, vicepresidente della Fondazione - che infatti risultano essere in calo, quanto soprattutto le aggressioni fisiche (la percezione di questo rischio è aumentata del 16%) e le intrusioni violente di estranei quando la famiglia si trova in casa (+15,5%)».
L'aumentato senso di grave insicurezza deriva direttamente dal moltiplicarsi delle aggressioni, soprattutto nei garage e negli spazi di servizio dei condominii oltre che nei luoghi pubblici, ed alla diffusione di questi episodi negli organi di stampa. Ed anche il cambiamento delle modalità dei reati predatori: meno furti con destrezza in case vuote e più intrusioni notturne e diurne mentre la famiglia è in casa. Rispetto a due anni fa è salita la paura di altri due reati a contenuto e modalità violente: gli atti vandalici (+10,5%) e i sequestri/rapimenti (+7,5%).
Sempre rispetto a due anni fa le donne hanno visto aumentare i reati effettivamente compiuti a danno della famiglia e di persone care ed hanno cercato di conseguenza di adottare diverse misure per la protezione fisica e d elettronica dell'abitazione. Oltre la metà delle donne ha del resto dichiarato di non sapere in caso di necessità a chi e dove rivolgersi per installare un impianto di sicurezza.
La nuova ricerca verrà presentata insieme all'edizione aggiornata del volume «Le donne e la sicurezza» il 30 settembre a Roma, preso il Senato della Repubblica.