Racket caro estinto, on-line i video denuncia
Sos Racket-Usura: «Gli avvoltoi in camice bianco continuano il loro lavoro»
MILANO - Nel 2008 41 persone sono finite in carcere, ma a Milano il 'racket del caro estinto' sembra ancora attivo in diversi ospedali. Con una telecamera nascosta membri dell'associazione Sos Racket e Usura di Milano hanno documentato cosa avviene nell'ospedale Humanitas di Rozzano e in quello di San Donato Milanese, dove alcuni infermieri addetti alla camera mortuaria li hanno messi in contatto con «un cartello» di imprese di pompe funebri per «l'organizzazione del funerale di una finta parente».
L'inchiesta è partita dalla segnalazione, nei mesi scorsi, di due imprese di pompe funebri, che hanno contattato l'associazione denunciando che il sistema non era cambiato e che a Milano i morti vengono ancora venduti. «Gli avvoltoi in camice bianco continuano a vendere i morti al cartello di imprese di pompe funebri, approfittando della condizione psicologica devastata di chi ha perso un caro, di chi in un momento così difficile è facile preda di questi infermieri senza scrupoli», dice l'associazione, che sul proprio sito internet ha pubblicato i video-inchiesta.
A due anni di distanza dal maxi blitz avvenuto a Milano, che decimò gli infermieri delle camere mortuarie degli ospedali, Pio Albergo Trivulzio, San Paolo, San Carlo, Sacco, Policlinico, San Giuseppe, Niguarda e la Clinica Santa Rita, che vendevano i 'defunti' dietro compenso di denaro a numerose imprese di Pompe Funebri, nulla è cambiato», sentenzia Sos Racket e Usura.
Alla luce di questi gravissimi fatti da noi documentati l'associazione Sos Racket e Usura chiede con forza all'autorità giudiziaria di aprire un'inchiesta al fine di verificare quanto da noi denunciato. Ci mettiamo sin da ora a disposizione per consegnare tutto il materiale raccolto in nostro possesso».