19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Terzo rapporto nazionale sul Filo d'argento Auser

Anziani troppo soli, nel 2009 in 430mila si sono rivolti a Auser

2 milioni i servizi di aiuto, nel 2008 furono 1,3. Cresce il disagio sociale per questa fascia della popolazione

ROMA - In Italia aumenta il disagio sociale tra gli anziani, che sono sempre più soli e hanno sempre più bisogni che non vengono soddisfatti dai servizi offerti dagli enti locali che, anche a causa della crisi economica e dei tagli alle risorse, hanno non solo ridotto le prestazioni e i servizi offerti alle persone, ma il cosiddetto 'welfare allargato' legato all'offerta di cultura, spettacoli ed eventi che, soprattutto d'estate, rappresentano per gli anziani una ancora di salvezza dalla solitudine.

Il quadro emerge dal terzo rapporto nazionale sul Filo d'argento Auser, che verrà presentato a Roma il 6 luglio prossimo. Secondo quanto anticipato ad Apcom da Michele Mangano, presidente nazionale dell'Auser, è in impressionante aumento il numero di servizi di aiuto offerti alla persona nel 2009 dai 40mila volontari del Filo d'argento: nel 2008 sono stati 1,3 milioni, nel 2009 si è sfondata quota 2 milioni di prestazioni, il 57% in più. E chi ha chiamato il servizio di telefonia sociale dell'Auser ha toccato quota 430mila. L'estate scorsa, in particolare, tra luglio e agosto sono giunte oltre 100mila chiamate in più alla linea dell'Auser, a segnalare un aumento diffuso della solitudine e del disagio tra gli anziani.

In Italia, e i dati sono sottostimati perchè gli ultimi disponibili risalgono al 2005, su 12,5 milioni di persone over 65 anni, ben 5,6 milioni vivono da soli. Di questi, il 38% è donna. E donne sono anche le persone che, nella maggior parte dei casi, si rivolgono ai volontari Auser anche se, spiega Mangano, si registra un aumento di richieste anche da parte di anziani maschi, soprattutto nel sud Italia. Inoltre, la crisi economica ha pesantemente influito, in negativo, sulla condizione sociale degli anziani e non solo di quelli soli, magari affetti da patologie invalidanti come il diabete o le cardiopatie: ad aumentare è, soprattutto, la solitudine, dovuta alla riduzione da parte degli enti locali dei servizi legati al welfare allargato. Gli anziani italiani sono soli, e telefonano sempre più spesso ai volontari Auser per avere non assistenza, ma un semplice conforto, un po' di compagnia.

Non solo, la crisi economica sta anche 'scavando' nel mondo del volontariato: i numeri, spiega Mangano, non sono ancora fortunatamente diminuiti, ma si sono ridotte le ore che i volontari offrono a servizio degli altri. «Serve una politica per gli anziani, e questo - precisa - non si può fare solo quando scatta l'allarme caldo. Si deve fare sempre, magari in accordo con le associazioni che di anziani, da sempre, si occupano sul campo».