12 ottobre 2025
Aggiornato 11:00
Bari

Tangenti, arrestato funzionario della Regione Puglia

Chiedeva soldi a imprenditori. La Finanza gli sequestra 1 milione di euro

BARI - Un funzionario dell'assessorato alle Attività produttive della Regione Puglia è stato posto agli arresti domiciliari questa mattina dalla guardia di finanza di Bari con l'accusa di concussione. Nei confronti di Francesco De Grandi, a cui sono è stato sequestrato un milione di euro, il Gip Iolanda Carrieri ha emesso un ordine di custodia cautelare richiesto dalla Procura di Bari.

Secondo quanto riferisce la Finanza, il 50enne funzionario originario di Cassano Murge, in qualità di responsabile del settore Incentivazione attività produttive e sviluppo energetico della Regione Puglia, «costringeva o induceva gli amministratori dei consorzi di impresa che presentavano domanda di finanziamento a versargli una tangente di 25-30mila euro perché la pratica avesse buon fine». «La somma non veniva richiesta immediatamente - continuano le fiamme gialle - ma solo in un successivo momento quando i richiedenti si accorgevano che il finanziamento era stato decurtato pesantemente del 70-75% rispetto all'importo richiesto: a quel punto l'amministratore chiedeva spiegazioni all'arrestato che esplicitamente richiedeva la somma illecita per 'completare la pratica'».

Secondo i militari del Nucleo di Polizia Tributaria barese, Francesco De Grandi «aveva messo in atto un sistema collaudato che negli anni gli ha consentito di percepire illecitamente 770mila euro».

L'arresto si colloca all'interno di una più ampio filone di indagine della Procura di Bari sulle truffe ai danni della Regione Puglia e che nei mesi scorsi, aveva portato al rinvio a giudizio degli imprenditori Walter Roberto Sisto e Francesco Morrone, la cui posizione è stata definita con sentenza di patteggiamento e con la restituzione alla Regione Puglia, quale risarcimento danno, di 300mila euro. «Una sentenza - spiegano le fiamme gialle - che costituisce un importante precedente giurisprudenziale, secondo la quale le somme sequestrate per equivalente possono essere dissequestrate in favore della Regione Puglia quale risarcimento del danno subito».