12 ottobre 2025
Aggiornato 05:00
Gag con tutti tranne che con Fini

Berlusconi mattatore al Colle

Gelo tra il Premier e il Presidente della Camera al ricevimento al Quirinale

ROMA - Ci sono davvero tutti. E tutti i temi e i protagonisti del dibattito politico e culturale si ritrovano per una sera al Quirinale. Così nei giardini del Colle va in scena la stretta di mano della 'pace' tra i presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani reduci dallo scontro di ieri sul ddl sulle intercettazioni. E ancora lì il premier Silvio Berlusconi riceve un tripudio di strette di mano e saluti e per tutta la sera, tra la coffee house e i viottoli circondati da siepi, c'è chi lo cerca, chi gli chiede qualcosa, chi si complimenta, chi scherza con lui. Gianfranco Fini, invece, sceglie da subito il low profile: è il sottosegretario Paolo Bonaiuti a tentare di scambiarci qualche parola ma il presidente della Camera ha l'aria di chi è cortese ma anche molto riservato. A braccetto con la compagna Elisabetta Tulliani Fini, dopo i saluti di rito, se ne sta per tutto il ricevimento in un'ala del giardino ben lontana dal teatro dei «big».

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riceve saluti e complimenti seduto nell'atrio della coffee house ed è da parte della telegiornaliste - da Tiziana Ferrario a Lilli Gruber, a Bianca Berlinguer a Myrta Merlino - l'abbraccio più affettuoso. A capitanarle c'è Serena Dandini accolta come una star al suo ingresso al Palazzo dalla folla di piazza del Quirinale. Le signore dell'informazione televisiva - che non fanno troppa «comunella» con i colleghi direttori, da Augusto Minzolini ad Enrico Mentana - si trattengono a lungo con il presidente e dopo averlo salutato dribblano il premier. Schivato Berlusconi a pochi metri da loro preferiscono abbracciare in modo caloroso e in perfetto stile «girl power» la neo governatrice del Lazio Renata Polverini.

Intanto Berlusconi è irrefrenabile, saluta tutti, fa gag, scambia una battuta con il segretario del Pd Pierluigi Bersani: «Io faccio la banda - dice riferendosi alla parata militare di domani -, ma lui ha la cavalleria. E' sempre all'attacco. E' inesorabile, ogni giorno ne ha 2/3, mica una sola. Ha una costanza...». Segue la replica ironica del segretario democratico: «Tu pensa a Bonaiuti... Quanti stipendi gli dai, due- tre?». Poi, pochi passi più avanti il Cavaliere promette per l'ennesima volta il ponte sullo Stretto che «è l'unica cosa seria che c'è da fare e siamo a buon punto» e, davanti al segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, fa anche una rivelazione: «Avevo offerto a loro il posto di successore di Scajola, ho detto 'datemi voi il ministro, siete così bravi e state da tanto tempo in vacanza'. Ma loro mi hanno detto che stanno bene in vacanza».

Al ricevimento la Chiesa è più che presente con il cardinale vicario del Papa a Roma Agostino Vallini e il cardinale Battista Re, prefetto per la congregazione dei vescovi, e Berlusconi ricorda ai cronisti di non aver mancato di fare «una difesa accorata della Chiesa per certe cose che stanno capitando», ossia i casi di pedofilia. Del resto il feeling tra governo e Vaticano pare essere al centro di molti buoni intenti (da parte della maggioranza), piuttosto apprezzati se è vero che monsignor Vallini saluta la sottosegretaria alla Salute Eugenia Roccella con un sorriso e una domanda: «Allora, come vanno le sue battaglie?».