6 maggio 2024
Aggiornato 09:30
Volontariato

Italiani sempre meno generosi

In calo volontariato e donazioni. Ricerca della Lega del Filo d'oro: «In 3 anni volontari -10%»

ROMA - Gli italiani sono sempre meno generosi: complice probabilmente la crisi economica che ha travolto i nuclei familiari, calano volontariato e donazioni. Il dato emerge da una indagine svolta da Astra Ricerche per la Lega del Filo d'Oro, presentata oggi a Roma e basata su un campione rappresentativo degli italiani tra i 15 e i 65 anni pari a 40.2 milioni di persone.

Dall'indagine emerge come sia il volontariato che le donazioni in denaro siano in calo, a causa soprattutto delle crescenti difficoltà finanziarie per i nuclei familiari. Il numero di italiani impegnati nel volontariato è passato da 7.2 milioni nel 2002 a 5.8 milioni nel 2010, con un calo del 19% in otto anni. Nell'ultimo triennio, poi, i volontari sono diminuiti drasticamente, con una riduzione del 10% circa. Stesso discorso per le donazioni in denaro, praticate nel 2010 da 14,4 milioni di italiani, 2,4 milioni in meno rispetto al 2007. Tra le motivazioni del calo, due terzi degli intervistati hanno sottolineato la diminuzione del reddito familiare, mentre un terzo ha spiegato di aver preferito donare il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi. Sono infatti 20,3 milioni, compresi soprattutto nella fascia d'età tra i 25 e i 34 anni, gli italiani che hanno conferito il 5 per mille a organizzazioni non profit. Un milione e 100mila ha invece puntato su un lascito testamentario, donando una parte della propria eredità ad enti senza scopi di lucro.

Il tracollo dei gesti di generosità viene giustificato dal 55% degli intervistati: di questi, il 46% punta il dito contro le difficoltà economiche, il 43% invece parla di sfiducia causata da troppi scandali. In una precedente indagine del 2005 era emerso che il paese era esattamente spaccato a metà tra coloro che allora vennero definiti «col cuore caldo» e l'altra metà «col cuore freddo». Oggi il «cuore caldo» si è contratto di circa un decimo, cioè di oltre 2 milioni di persone.