La Busi: rinuncio a condurre il Tg1
Lettera affissa sulla bacheca della redazione: «Non mi riconosco più nella testata». Minzolini: «Non condivido»
ROMA - Maria Luisa Busi, volto noto del Tg1, ha annunciato con una lettera di quattro cartelle affissa nella bacheca della redazione del telegiornale l'intenzione di abbandonare la conduzione del Tg delle 20. Nel testo, secondo quanto si apprende, Busi contesta il nuovo formato del Tg 1 'minzoliniano' e spiega di non riconoscersi più nel modo in cui viene confezionato il prodotto giornalistico della rete ammiraglia, annunciando di non voler più prestare per queste ragioni il proprio volto.
MINZOLINI - Minzolini si «arrabbia» quando gli chiedono se sia in atto una «epurazione» nel Tg della rete ammiraglia: «Ma quale epurazione, ma quale epurator, non sopporto questa storia. Sotto la mia direzione sono stati assunti diciotto precari, ho mantenuto tutti i capiredattori, ma di che parliamo?». A chi gli fa notare che Busi non condivide la linea della testata, Minzolini replica: «Se ha questa convinzione, è giusto che abbia preso questa decisione. Se non si riconosce, ha fatto bene. Ma sono motivazioni che non condivido». «Il mio telegiornale non è mai stato di parte, ho sempre dato voce a tutti e gli ascolti mi hanno dato ragione. Le accuse che mi rivolge la collega sono false per questo non condivido neanche una riga della sua lettera. Che poteva - se vogliamo dircela tutta - farmi recapitare prima di affiggerla in bacheca».
IL CDR - Sulla questione interviene anche il Cdr del Tg1: «La lettera di Maria Luisa Busi chiama la redazione a una riflessione. Quello di Maria Luisa Busi è un gesto mai fatto prima da nessun altro conduttore nella testata che testimonia il suo disagio e quello che attraversa una parte della redazione sull'indirizzo che Augusto Minzolini ha fatto prendere al Tg1». «Come la collega Busi - prosegue il Cdr - siamo preoccupati per la rinuncia del Tg1 alla leadership nella qualità e nella credibilità: anche ieri la clamorosa notizia sulla prima cellula artificiale che ha aperto i siti mondiali, uscita nelle agenzie alle 14 con embargo fino alle 20, nonostante fosse stata segnalata dal servizio competente, è stata ignorata nell'edizione delle 20». «Alla collega Busi, che per il coraggio e la coerenza con cui ha sempre esercitato il diritto di critica è stata fatta oggetto in questi mesi di inaccettabili e denigratori attacchi da parte di alcuni giornali, esprimiamo affetto e solidarietà. Il suo è un gesto di rispetto anche per i telespettatori. Un gesto che, dopo le rimozioni e i demansionamenti di tanti colleghi non 'omogenei' alla linea editoriale del direttore, testimonia ulteriormente il rischio che si chiuda ogni spazio di dialettica all'interno del Tg1. Anche questo - conclude la nota del Cdr - sarebbe una cosa mai avvenuta nella lunga storia della nostra testata. Da sempre Telegiornale di tutti».